di Elenasofia Ragosta-Simbolo di coraggio e figura emblematica sul tema della violenza contro le donne, é sicuramente Franca Viola, la prima donna italiana ad aver rifiutato il matrimonio riparatore. Correva l’anno 1965, Franca aveva appena 17 anni, quando venne rapita e violentata da Filippo Melodia. Quest’ultimo contattó i parenti allo scopo di convincerli ad attuare la cosiddetta ” paciata”, ossia le nozze riparatrici. Questa pratica era molto in voga in quegli anni e addirittura avallata dell’articolo 544 del codice penale che consentiva di estinguere il reato di sequestro e violenza carnale a danno di una donna semplicemente sposandola. I genitori di Franca finsero di accettare la proposta del giovane ma, in accordo con la polizia, fecero intervenire gli agenti per liberare la ragazza, facendo arrestare Melodia. Franca, nonostante le minacce del suo aguzzino, riuscì comunque a sposarsi con Giuseppe Ruisi e ad avere da lui tre figli. Per la cerimonia arrivarono addirittura gli auguri dell’allora Presidente della Repubblica, Saragat. Rappresentativa è la sua frase: “Io non sono proprietà di nessuno, nessuno può costringermi ad amare una persona che non rispetto, l’onore lo perde chi le fa certe cose, non chi le subisce “. Franca Viola, per la sua forza e audacia, è diventata simbolo dell’emancipazione femminile contro l’indegna cultura della sottomissione.