//Tutti uniti per dire NO alla violenza

Tutti uniti per dire NO alla violenza

di | 2023-11-16T18:15:06+01:00 13-11-2023 15:48|Alboscuole|0 Commenti
  di Giada Boccia- Nunziata Maria Vittoria-La violenza contro le donne é ormai diventata una vera e propria emergenza sociale, è  un argomento che ha raggiunto un limite: se ne sente parlare in radio, ai telegiornali, sul  web. Per identificare una violenza, che ha come oggetto le donne, possiamo usare il  termine “Femminicidio”: una vera e propria violazione dei diritti umani, che solo da poco  tempo viene identificata come un crimine. Si tratta, quindi, di un’anomalia che sta  finalmente venendo alla luce.  Nei telegiornali si parla spesso di donne che non sono riuscite a  difendersi e che sono morte per mano di un uomo. In Italia, ogni tre  giorni, una donna viene uccisa; nel 2023, fino ad oggi, si sono contati  all’incirca 100 Femminicidi. Nascono, quindi, diverse domande, tra cui  una in particolare: perché accade tutto ciò? Una donna spesso non  denuncia, per la mancanza di indipendenza economica, per la paura di  essere abbandonata e/o di non essere sufficientemente protetta dalle  forze dell’Ordine, perciò, uomini che si sentono potenti, si sentono  autorizzati a maltrattarle o addirittura ad ucciderle. Ma perché un uomo arriva a compiere un simile delitto? La donna viene discriminata da  secoli, basti pensare che nel Medioevo la donna poteva essere accusata  di stregoneria e non aveva nessun ruolo rilevante al di fuori delle mura  domestiche. Eppure, sembra assurdo, ma  molte  donne, ancora oggi, sono sottomesse e subiscono  violenze fisiche  e verbali e, nonostante ciò, continuano a non denunciare, sperando che da un  giorno all’altro la situazione possa cambiare.  In molte scuole d’Italia si parla di questi fatti inaccettabili, sperando che  le nuove generazioni siano più consapevoli dei rapporti di reciproco rispetto che  devono regolare i  due generi. Per la donna, l’unica via  d’uscita da questa grave piaga sociale, è la conquista della propria indipendenza economica, per la propria dignità ed  autostima, senza mai  arrendersi, ma  lottare per un futuro libero, da tutti i  punti di vista.  Il 25 Novembre di ogni anno l’Italia si stringe attorno alle donne per dire  “NO“ alla violenza.