di: Lapo Ruggero Holmes, Classe 3^ B. – Assassin’s Creed Mirage, il nuovo titolo della famosa serie di videogiochi Assassin’s Creed sostiene di essere un ritorno alle origini della serie, con un’enfasi maggiore sullo stealth ed i contratti di eliminazione. Il game-play si basa sull’uso delle abilità, degli utensili e dell’ambiente per eliminare l’Ordine degli Antichi da Baghdad. Assassin’s Creed Mirage dovrebbe essere un gioco semplice che riesce a ricreare l’atmosfera ed il divertimento dei primi titoli della serie. Ma tutte queste cose sono come sembrano? Il gioco è davvero un ritorno alle radici della serie, o soltanto un’altra truffa come AC Odyssey o Valhalla? (Da non fraintendere, Valhalla è uno dei miei giochi preferiti della serie, solo che aveva alcuni problemini). Iniziamo con l’ambientazione che è la città di Baghdad. Questa è decisamente una delle mie parti preferite di tutto il gioco. La città è fenomenale e sembra viva, uscita direttamente dal nono secolo, con un’illuminazione fantastica e architettura assolutamente stupenda. E questo non vale solo per la città principale ma anche per il distretto di Ambar e tutte le aree circostanti. Ogni quartiere ha il suo stile architettonico, esattamente come nella trilogia di Ezio Auditore (AC 2, AC Brotherhood ed AC Revelations. Non sono sicuro che sorpassi la bellezza di Parigi di AC Unity, ma è sicuramente una delle ambientazioni migliori della serie. Le folle sono molto dense e rendono la città più interattiva che mai: fazioni che si possono pagare per distrarre le guardie, l’abilità borseggiare, il ritorno dello stealth sociale, civili che avvisano le guardie se vedono qualcosa di sospetto e molto altro. In Mirage gli NPC (Non-Playng-Characters, ovvero Personaggi Non Giocanti) non sono semplicemente parte dello sfondo! Il modo in cui interagiscono con il sistema di notorietà è semplicemente fantastico: come ho già menzionato se borseggi un civile la prossima volta che dovrà comprare qualcosa si accorgerà che gli è stato rubato qualcosa, e allora avviserà la guardia più vicina, che comincerà ad investigare la scena e addirittura guarderà all’interno delle balle di fieno dove ti potresti essere nascosto! Il nuovo sistema di notorietà ha tre livelli; al primo le guardie cammineranno in giro, sorvegliando la città e ti attaccheranno se compi un’azione illegale; al secondo degli arcieri saliranno sui tetti della città per renderti la fuga più difficile e possono addirittura chiamare rinforzi. Al terzo livello dei potentissimi cacciatori di taglie comincerà a inseguirti: è l’unico nemico del gioco che non può essere assassinato e può saltare da tetto a tetto esattamente come te. Ucciderlo è molto difficile ma possibile. Per diminuire la tua notorietà bisogna strappare manifesti e corrompere funzionari perché non diffondano la parola, esattamente come nei giochi più vecchi. Ora il parkour. Questo particolare aspetto ha suscitato molte discussioni tra i fans poiché nei primi trailer del gioco Basim sembrava molto lento e pesante, un po’ come Eivor di AC Valhalla. Ciò ha poi iniziato un’altra discussione, cioè se Mirage sarebbe stato un’altra truffa come Valhalla, dove nei trailer sembra che lo stealth sia la meccanica principale quando poi si rivela il completo opposto. In realtà, ora che il gioco è uscito posso dire con sicurezza che questo non è il caso e Basim è in realtà molto più leggero e veloce, esattamente come speravo. Alcune animazioni appaiono un po’ robotiche ma in generale il parkour è ampiamente migliorato rispetto agli ultimi titoli della serie e mi ricorda un po’ il sistema di AC Origins. Inoltre, un altro elemento che fa la differenza è che non ci si può arrampicare su tutto: molte montagne e muri piatti sono completamente inutili. So che molti fan saranno comunque delusi da questo sistema e li capisco, anche io volevo un qualche ritorno al sistema di AC Unity, ma personalmente sono molto soddisfatto del risultato: in questo gioco il parkour è più incentivato di quanto lo sia stato negli ultimi cinque anni! Passiamo ora al cuore del gioco: lo stealth. In Assassin’s Creed Mirage, diversamente dagli ultimi giochi, lo stealth è incoraggiato attivamente ed indispensabile per completare molte missioni. Il team a Ubisoft Bordeaux ha completamente rivoluzionato il sistema di detection (cioè il sistema con cui le guardie si accorgono della tua presenza in base alle tue azioni o al luogo): a differenza di AC Valhalla, dove le guardie potevano individuarti attraverso le mura o a distanze assurde, i nemici devono essere entro una certa distanza per poteri vedere chiaramente e capire che si tratta di una minaccia. Ritorna anche la silhouette di AC Unity e Syndicate che appare nell’ultimo luogo in cui una guardia ti ha visto, ovvero dove cominceranno ad investigare. Questo può essere molto utile e si aggiunge a tutto il resto per creare un’esperienza stealth creativa e spettacolare. Ma secondo me la parte migliore dello stealth in Mirage sono gli utensili. Essi aggiungono così tante possibilità possibilità e creatività alle missioni, a differenza degli ultimi giochi dove essi sono stati molto limitati e quasi inutili. In AC Origins per esempio, per usare un fumogeno era necessario compiere un attacco leggero o una schivata prima. In Mirage sono presenti il fumogeno, che ti permette di rilasciare una nuvola di fumo contro i tuoi nemici per confonderli e assassinarli senza essere visto; i coltelli da lancio, che sono state sempre una delle mie armi preferite degli assassini; la cerbottana, capace di addormentare i nemici, che è molto utile ma preferisco comunque i coltelli; il “noisemaker”, una piccola granata capace di emettere un forte botto all’impatto col suolo, creando una distrazione perfetta per intrufolarsi in luoghi ben protetti senza allarmare nessuno e la trappola, una piccola scatola di legno capace di emettere una potente tossina aeriforme contro chi ci passa vicino. Ma ciò che rende unici gli utensili di Mirage speciali è la possibilità di cambiare a piacere il loro effetto. Per esempio, il fumogeno può essere modificato per prendere fuoco ed esplodere quando viene in contatto con una fiamma o il coltello da lancio che può diventare avvelenato per non uccidere istantaneamente!Assassin’s Creed Mirage offre esattamente quello che ti aspetteresti da un videogioco stealth: ti fornisce diverse alternative per usarlo, compreso il ritorno dello stealth sociale. La città di Baghdad è ricca di opportunità pensate appositamente per lo stealth ed il parkour, come oggetti pesanti appesi a gru da far cadere sulle vittime, barili carichi di esplosivo, sacchi di spezie rosse da usare come fumogeni improvvisati o le panche, che sono utilissime per assassinare qualcuno in pubblico senza destare sospetti. E tutto questo vale anche per le abilità, che sono poche ma molto rilevanti e possono migliorare profondamente la tua esperienza. Inoltre Mirage reintroduce nella serie la vecchia “Eagle Vision” (l’abilità di vedere i nemici, posti dove nascondersi e molto altro attraverso i muri, che nei giochi più recenti si era trasformata in una versione molto meno potente). Questa per me è una delle feature più interessanti del gioco poiché ti permette di pianificare le tue mosse con più strategia e precisione. Infine, uno sguardo alla storia: Assassin’s Creed Mirage vi farà vivere una storia epica ed oscura, colma di mistero e avventura. Basim decide di unirsi agli assassini dopo che i suoi amici sono brutalmente massacrati dall’Ordine degli Antichi (i futuri Templari). A differenza degli ultimi giochi, la storia è molto seria e coinvolgente; non ci sono più personaggi come Marcus di AC Odissey a distrarti e tutto ruota intorno alla crescita di Basim come persona e Assassino. In generale, Assassin’s Creed Mirage rappresenta un decisivo ritorno alle radici della serie. Pur non essendo la “rivoluzione” del sistema di gioco in cui molti speravano, è sicuramente tra i migliori titoli AC a cui ho mai giocato e mi ha entusiasmato molto. Ubisoft Bordeaux è il primo Studio che davvero capisce la serie e sa che cosa vogliono i fan: un videogioco incentrato sullo stealth che ritornasse, almeno in parte, alle origini della serie. Se dipendesse da me, affiderei il prossimo tiolo in un batter d’occhio a Ubisoft Bordeaux perché sono il primo Studio da molto tempo che capisce davvero Assassin’s Creed.