Favola n.13 tratta dalla raccolta “Favole per raccontare la scienza”, dal laboratorio di scrittura creativa di Lia Maino.
Gino, Pino e la pianta Nina la Sedanina
Durante una bella giornata di primavera, in un orto, una farfalla scelse una pianta di sedano per deporre le sue uova.
Col passare dei giorni le uova cambiarono colore prima gialle, poi arancioni e, poco prima di schiudersi, diventarono nere.
Una volta schiuse, ne fuoriuscirono due larve e iniziarono subito a mangiare il guscio delle loro uova.
Subito dopo si nutrirono delle foglie della pianta di sedano.
Ma la pianta si ribellò cercando di far cadere le larve perché non voleva essere mangiata e si mise ad urlare: “Lasciatemi stare, lasciatemi stare!”.
Gino e Pino dissero: “Ma come osi, noi ci stavamo solo nutrendo!”
Nina la sedanina rispose: “Non voglio essere mangiata da voi brutti bruchi”.
Così le larve chiesero alla pianta: “Nina ci puoi concedere almeno un po’ di tempo per fare la metamorfosi?”
Nina rispose: “Ok, va bene però appena diventerete farfalle dovrete andarvene”.
Perciò giunsero ad un accordo e così, come da patto, quando uscirono dal bozzolo con delle stupendi ali Gino e Pino ringraziarono Nina che a sua volta si scusò.
di Michele Ficarazzo, Francesca Ricchiuti, Giuseppe Muraglia di 1^I della scuola Vaccina