//La scuola incontra l’ex Procuratore F. Cardella

La scuola incontra l’ex Procuratore F. Cardella

di | 2023-05-20T12:25:50+02:00 20-5-2023 12:25|Alboscuole|0 Commenti
 a cura di Alessandro Cattin – classe II/B – scuola Secondaria di I grado –
Alto, longilineo, fisico asciutto. Portamento elegante. Così si è presentato lunedì mattina l’ex Procuratore Fausto Cardella ai ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado “ Alessi” nell’ambito di un Progetto che rimanda alla Legalità e in modo particolare alla Costituzione italiana. Nei suoi anni di lavoro ha svolto diverse funzioni in diversi luoghi d’Italia, ha ricevuto stimoli ed incentivi diversi che sono stati la base della motivazione a svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi. Le domande fatte da voi ragazzi lo hanno portato a parlare di tanti aspetti sia della sua vita lavorativa sia dei valori costituzionali e civili. Prova a ripercorrere mentalmente quello che è stato l’incontro, soffermandoti su ciò’ che ti ha maggiormente colpito delle sue parole: le difficoltà incontrate, la paura per lui e per la sua famiglia, il ricordo del primo arresto, le parole della signora che lo ringrazia, gli articoli che rendono speciale la Costituzione, i diritti e i doveri, l’importanza della testimonianza, il riuscire a lavorare in gruppo, il rispetto dell’opinione altrui… Cardella conclude l’incontro citando uno scrittore siciliano , G. Bufalino, “ La mafia verrà sconfitta definitivamente da un esercito di insegnanti” e aggiunge “oggi dalle domande che mi avete rivolto voi ragazzi, sono fiducioso”. Cosa ha voluto dire secondo te? Tu cosa vorresti dire a lui? 
Nei giorni precedenti l’incontro con l’ex procuratore Fausto Cardella , in classe abbiamo parlato della Costituzione e della sua importanza. Il giorno dell’incontro con Cardella siamo entrati in auditorium e, subito, mi è sembrata una persona colta e ho intuito che avrebbe saputo spiegare, con parole da noi comprensibili, l’importanza e l’utilità della Costituzione. Inizia l’incontro ed il procuratore si presenta dicendo il suo nome e cognome e ringrazia di essere stato invitato dalla nostra scuola. Ci parla con voce pacata e calma come se potesse stare con noi per tutto il giorno. Cardella inizia il discorso parlando un po’ della sua carriera. Ci ha detto che inizialmente ha fatto il giudice, poi l’avvocato; ci ha raccontato del suo primo arresto e dell’impressione che gli ha fatto vedere quell’uomo in manette in carcere. Ha aggiunto che ha fatto anche parte del pool di magistrati che ha preso parte alle indagini sulla strage di Capaci. E’ stato per un po’ di anni a Spoleto e a Foligno per chiudere la sua carriera a Perugia nel 2020. Prima di parlare della Costituzione, Cardella ci ha parlato un po’ della mafia, soprattutto siciliana dato che anche lui è siciliano. La parte che mi ha colpito di più’ e’ stata quella in cui ha parlato di Falcone e Borsellino, due giudici antimafia che Cardella aveva conosciuto. Ci ha fatto capire quanto possa essere pericolosa e crudele la mafia e di come può’ essere sconfitta: con la cultura e l’istruzione. Dopo questa parentesi sulla mafia ci ha iniziato a parlare della Costituzione partendo dal concetto che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e che la Costituzione è la legge fondamentale dello Stato. Ci ha spiegato che tutte le costituzioni sono diverse tra loro e che non ce n’è una migliore dell’altra. Poi gli abbiamo fatto alcune domande che avevamo preparato in classe e lui ha risposto in maniera esaustiva e molto comprensibile. Secondo me Cardella, con la sua frase “oggi dalle domande che mi avete rivolto voi ragazzi sono fiducioso “ ha voluto dire che visto che gli abbiamo fatto domande intelligenti siamo interessati alla Costituzione e che l’Italia, tra un po’ di anni, con la nostra generazione a capo dello stato, potrà diventare una grande nazione. Se Cardella fosse qui lo ringrazierei per gli insegnamenti che ci ha dato, ci ha fatto capire l’importanza dello studio e della cultura e ci ha fatto apprezzare la Costituzione. Le parole che mi sono rimaste più’ impresse sono quelle che lui ha citato di uno scrittore siciliano “la mafia verrà definitivamente sconfitta da un esercito di insegnanti”. Mi ha colpito perché fa capire quanto la cultura possa essere importante.