Alla fine del 1500 si cominciava a edificare in Piazza San Sebastiano, a Barcellona Pozzo di Gotto, il Duomo di San Sebastiano, a tre navate scandite da colonne. Completato nel 1606, esso fu demolito negli anni Trenta del XX secolo e sostituito con un nuovo Duomo, oggi Basilica Minore, che si trova al centro di Barcellona in Piazza Duomo. La cronologia dell’antico Duomo è scandita in particolare da queste date fondamentali e si può riassumere così. Secolo XIV: esistenza dell’antica chiesa di San Sebastiano; 1595-1606: fondazione del Duomo di San Sebastiano; 1650 circa: Suppa e Maffei riprogettano il Duomo; 1850 circa: allargamento e forse epoca della fusione con la chiesa degli Agonizzanti; 1936: demolizione. La distruzione del vecchio Duomo, pregevole dal punto di vista artistico e architettonico, ha sicuramente comportato una grave perdita per il centro storico della città, ma fu motivata, ufficialmente, dalle cattive condizioni statiche in cui versava, soprattutto dopo il terribile terremoto del 1908 di Messina. In realtà esso ostacolava il prolungamento della via Roma, l’asse viario più rappresentativo, cadendo proprio nel bel mezzo della strada, nel vero cuore antico cittadino, visto che alle sue spalle stavano il settecentesco Monte di Pietà e l’ottocentesco “Teatro Mandanici”. L’antico Duomo, che oggi continua a vivere nella memoria dei barcellonesi anche attraverso una grande quantità di foto d’epoca, possedeva delle opere pittoriche e statuarie poi trasferite nella nuova chiesa, come gli altari in marmo, i quadri, gli arredi sacri. A differenza dell’antico Duomo, la Basilica minore è stata invece edificata in piazza Duomo a circa 200mt dalla posizione originale. Il progetto fu redatto dall’ing. Francesco Barbaro, direttore dell’Ufficio Tecnico della Curia, e i lavori furono eseguiti dalla Ditta F. Ili Cardillo. L’approvazione del progetto è del 1° aprile1931 e i lavori, iniziati il 25 gennaio 1932, furono ultimati il 30 ottobre del 1935. L’inaugurazione si ebbe il 25 marzo 1936, presente l’arcivescovo di Messina Angelo Paino. L’edificio si ispirava allo stile classico settecentesco, ma il suo esterno ricorda molto da vicino la basilica di S. Andrea della Valle a Roma. Il suo interno è a tre navate con pianta a croce latina. Nelle navate laterali sono disposti quattro altari minori e nel transetto è stato riportato l’altare di San Sebastiano, nella cui nicchia è conservata la statua lignea settecentesca che viene portata in processione il 20 gennaio. II nuovo altare maggiore, preceduto da una mensa rivolta verso i fedeli, è invece ornato dal quadrone raffigurante “Il Martirio di San Sebastiano di Giacomo Conti. In stile moderno il catino dell’abside, la cupola e gli affreschi del transetto. Pur nella sua modernità neoclassica, con gli anni il nuovo edificio è entrato a far parte della storia e del patrimonio architettonico della città del Longano, la sistemazione della piazza antistante si è conclusa e la chiesa madre ha acquisito importanza con l’elevazione del Duomo alla dignità di Basilica Minore da parte del cardinale Angelo Sodano il 18 settembre 1992. Non sarà di valore storico eccezionale, non sarà esempio di architettura pregevole, ma la Basilica di san Sebastiano resta il cuore della vita religiosa e della vita sociale della comunità barcellonese.
Sarah Sottile