Dei bambini e delle insegnanti della VI M – Scuola dell’Infanzia XXI Aprile – Questo è il racconto per testo e immagini di un piccolo progetto di sezione realizzato in VI M durante il periodo di Carnevale e liberamente ispirato al libro di Chiara Gamberale Tutti i colori della Vita, Feltrinelli.
Dopo aver letto la storia e aver conosciuto tutti i personaggi, ogni bambino ha realizzato il proprio libro con tecniche miste. Ad ogni personaggio è associato un colore e alcuni oggetti che lo rappresentano.
Successivamente sono state realizzate le maschere di Carnevale: ognuno ha scelto il proprio personaggio preferito e decorato a tema la propria corona.
…
“Esisteva una città. Si chiamava Senza. Era un posto senza colori. […]
C’era solo una strada grigia. E cinque palazzi. Grigi pure quelli. […]
Nel primo palazzo abitava un ragazzo che si chiamava Fuoco.
Nel secondo palazzo sgambettava una bambina che si chiamava Pepita.
Blues era un’artista e viveva nel terzo palazzo dell’unica strada della città di Senza.
Nel quarto palazzo abitava un vecchio che si chiamava Nonno Carbone.
Nell’ultimo palazzo c’era Mister Green.
“Mentre i cinque abitanti di Senza rimanevano chiusi, ciascuno nel proprio palazzo colorato, in quella grigia città continuava a non succedere niente […] fino a che arrivò il vento più forte che avesse mai soffiato in tutta la storia del mondo […] e i cinque palazzi cominciarono a traballare.
I loro abitanti si ritrovarono per strada.
-Direi che è il caso di presentarci- disse Nonno Carbone.
Così i nostri protagonisti iniziarono a conoscersi. […] Ognuno di loro scoprì che nel mondo c’erano tante cose belle che, restando al chiuso della propria casa, non si sarebbero mai potute vedere. […]
Così i cinque decisero di costruire dei ponti per unire i loro palazzi portando un po’ di rosso nel blu, un po’ di blu nel verde, un po’ di verde nel nero, un po’ di giallo nel rosso e così via. Fino a che ogni cosa fu un miscuglio matto, disordinato e bellissimo di colori […]
Esisteva una città.
Si chiamava Senza.
Quel posto esiste ancora.
Ma oggi è pieno di colori.
Di odori.
Di sapori.
E si chiama Vita.”