//Inquinamento luminoso: il furto della notte

Inquinamento luminoso: il furto della notte

di | 2023-02-25T11:11:37+01:00 25-2-2023 11:11|Alboscuole|0 Commenti
di Nicole Rendine, 2^A   Ultimamente si parla spesso dell’inquinamento luminoso, ma che cosa intendiamo con questa espressione? L’ inquinamento luminoso, non è altro che un’alterazione della quantità naturale di luce presente durante le ore notturne, al di fuori dagli spazi che è necessario illuminare: si crea così uno sfondo luminoso che nasconde la luce degli astri. L’uomo ha dunque una responsabilità diretta di questo fenomeno Nell’ultimo periodo questo fenomeno è davvero preoccupante, perché tende sempre di più ad aumentare. Reca diversi danni agli animali e a noi esseri umani e, dunque, a tutta la natura. Per provare a ridurre questo fenomeno possiamo adottare diverse soluzioni:
  • spegnere le luci quando non sono necessarie: in questo modo la luce scompare e avremo un impatto minimo sull’ecosistema;
  • mettere una copertura sulle luci e dirigerle solo dove necessario;
  • utilizzare le luci di diversi colori in modo da non attirare gli insetti.
“Il cielo stellato rappresenta, con le sue magnifiche stelle ed il messaggio che ci comunica sul nostro posto nell’Universo, un prezioso tesoro per tutta l’umanità”.
Così l’UNESCO, nel 1992, definì il cielo stellato come una nuova dimensione del patrimonio culturale globale.  Per contrastare questo fenomeno, sono stati creati i parchi delle stelle, chiamati anche parchi del buio. Sono luoghi in cui tutti e soprattutto gli appassionati dell’astronomia possono osservare il cielo e le sue bellezze senza essere disturbati dalla luce artificiale.