//Come produrre un alleato contro lo sporco: il sapone!

Come produrre un alleato contro lo sporco: il sapone!

di | 2023-02-24T13:08:00+01:00 23-2-2023 22:57|Alboscuole|0 Commenti
di Silvia Rustico, 2^ I   Il giorno 23 febbraio le classi 2^I e 2^G hanno assistito alla realizzazione del sapone solido svolta dalla prof.ssa Maria Rizzi che, dopo una breve spiegazione, ha organizzato durante l’ora di laboratorio scientifico un coinvolgente esperimento chimico che ha suscito l’interesse di tutti noi ragazzi.  È iniziato tutto da questa semplice domanda: “Sapete che cos’è il sapone?” Per chi non conosce ancora la risposta, il sapone è un sale ottenuto dall’unione di una sostanza acida con una basica. “Ma quindi il sapone diventa neutro?” No, è una sostanza basica perché è formato principalmente dalla soda caustica, che agisce contro lo sporco separando, dalla molecola dei trigliceridi, una certa quantità di acidi grassi dal glicerolo, eliminando di più questi ultimi avremo un sapone più aggressivo, facendo il contrario avremo un sapone adatto, per esempio, al volto. Dunque, abbiamo iniziato l’esperimento partendo dalla seguente ricetta:
  • 1000g di olio
  • 128g si soda caustica (NaOH)
  • 300g di acqua (H2O)
In seguito, abbiamo pesato e versato questi ingredienti in tre recipienti diversi. Nel momento in cui, solo la professoressa ha utilizzato la soda, essendo una sostanza fortemente basica(PH11), tutti i presenti hanno dovuto indossare per precauzione gli occhiali di protezione e la mascherina. Dopo abbiamo unito la soda con l’acqua e, proprio grazie a questo, siamo riusciti a svolgere l’esperimento senza uso di fornelli poiché, reagendo tra loro, le due sostanze hanno raggiunto la temperatura di 90°. Dopo che la miscela ben mescolata con il frullatore a immersione è diventata limpida l’abbiamo unita con l’olio. Il prodotto ottenuto è denso perché durante questo procedimento si formano i sali sodici. Successivamente abbiamo versato la sostanza dentro stampi di silicone e li abbiamo coperti per tenere la pasta sapone calda e dunque per evitare che il calore si disperda: in questo modo, il processo di saponificazione è facilitato! Infine la professoressa ci ha illustrato come il sapone riesce ad eliminare lo sporco, spiegando che il sapone ha due parti: una testa solubile, che è attratta dall’acqua, ed una coda non solubile, che invece non è attratta dall’acqua; quest’ultima si lega con lo sporco, facendo rimanere la testa esternamente, lasciando che il tutto scivoli nell’acqua con lo sporco