Quest’anno, dal 7 all’11 febbraio, è andata in onda su Rai1 la 73esima edizione del Festival di Sanremo. A condurlo, dal teatro Ariston, è stato Amadeus, e a vincerlo, con la canzone “Due vite” è stato Marco Mengoni. Tuttavia, ad affiancare il famigerato Festival, c’è stato un curioso fantasy game: il FantaSanremo. È nato nel 2020 da alcuni appassionati dell’evento, e ormai vede protagonisti gli stessi concorrenti, sul palco, che si sono prestati al gioco innumerevoli volte. Per chi conosce il Fantacalcio, comprenderne il meccanismo è facile. Il gioco consiste nel creare e gestire una squadra virtuale composta da cinque artisti in gara, tra cui si deve scegliere il capitano del team. Ogni partecipante può acquistare gli artisti con un credito di 100 baudi, un omaggio a Pippo Baudo. Il valore di ciascun artista varia in funzione della popolarità e alle probabilità di vittoria. Ai cantanti in gara sono stati attribuiti dei punti in base ai bonus e malus, in base ad azioni o avvenimenti che sono accaduti durante il festival. Molti sono stati i bonus divertenti, come ad esempio: “Tananai si classifica Ultimo +100”, “Ultimo si classifica Tananai +Infinito”, “Cugini di Campagna 22esimi: + 22” e altri. Mentre tra i malus spiccano: “Rottura o strappo involontari dell’abito: -20”; “Inciampo o caduta durante l’esibizione: -20”; “L’artista rompe volontariamente strumenti: -25”. Ha vinto quindi chi, terminata l’ultima puntata dell’11 febbraio, ha totalizzato il maggior numero di punti. Al giorno d’oggi sappiamo bene che per giudicare il successo di un programma televisivo o di una produzione cinematografica bisogna valutare anche l’impatto che ha avuto nel mondo dei social e quanto l’enorme community ne abbia parlato. E in questo caso, chiaramente, il FantaSanremo ha avuto un ruolo decisivo. Ha tenuto centinaia di migliaia di giovani incollati allo schermo, riavvicinandoli al grande colosso della musica italiana in modo creativo e divertente. Facendo apprezzare loro questo evento canoro che appassiona più gli adulti che i giovani.