a cura della classe 1 A-
Il gioco è qualcosa che ci fa divertire e ci fa svagare o ci distrae dai brutti pensieri. Quando qualcuno
pronuncia la parola “gioco” tutti pensano al divertimento. Il gioco non è solo per i piccoli, ma anche per i grandi. Non ha solo le regole scritte, ma anche quelle che tutti dovrebbero conoscere: la collaborazione, aiutarsi a vicenda, avere rispetto degli altri e delle regole e imparare a perdere. Esistono anche i giochi educativi dove non si smette mai di imparare. In molti giochi devi attivare la logica e i modi strategici. Quando non esisteva internet i bambini giocavano di più e si inventavano anche nuovi giochi (un’azione che oggi è molto rara) alcuni di quei giochi si usano ancora come per esempio il nascondino, il telefono senza fili o l’orologio. Per giocare insieme e in gruppo, c’è bisogno anche della collaborazione e non si deve prendere in giro o insultare nessuno. Attraverso il gioco il bambino conosce e sperimenta il mondo. I giochi sono lo strumento con cui un bambino impara a gestire le proprie emozioni e impara a rafforzare le proprie capacità comunicative. Sarebbe bello che ogni città abbia uno spazio dedicato al gioco e al divertimento, specialmente per i più piccini, affinché sin da piccoli si abituino a condividere gli spazi e a stare insieme rispettandosi. Nella mia classe, a gennaio, è venuto un signore di nome Diego Solari che ci ha fatto capire quanto il gioco può essere importante anche in ambito scolastico. Con lui abbiamo fatto un gioco che riguardava la grammatica, così ci siamo divertiti imparando nuove parole. Da questa esperienza ho capito che il gioco è presente molto spesso nella quotidianità e mi piacerebbe molto trattarlo di nuovo come abbiamo fatto con Diego che appartiene a “Così come Sei”, un’associazione che insegna, a grandi e a bambini, cos’è il gioco. E’ stata un’esperienza costruttiva che ci ha fatti sentire protagonisti.