//Il Cimitero delle fontanelle

Il Cimitero delle fontanelle

di | 2023-02-07T18:45:27+01:00 7-2-2023 18:44|Alboscuole|0 Commenti
  di Giusy Casillo-Il rione Sanità, caratteristico quartiere di Napoli, situato tra il Museo e Capodimonte, è un luogo ricco di contraddizioni, dove le abitazioni fatiscenti, i mercati improvvisati, la teatralità e il folklore della gente, vivono in armonia con la storia e con le tradizioni. Particolare attenzione merita   il “Cimitero delle fontanelle”. Esteso su una superficie di più di 3000 m², il cimitero deve il suo nome alla presenza, un tempo, di fonti d’acqua che sgorgavano all’interno del suo perimetro. Inizialmente la zona fu scelta dai Greci come necropoli pagana, in seguito, divenne un cimitero cristiano per poveri, utile soprattutto quando la peste nel 1656 e l’epidemia di colera nel 1836, causarono a Napoli migliaia di morti. Tuttavia, quando un allagamento del posto fece risalire tutti i resti lì presenti, fu deciso di sistemare le ossa, realizzare un altare e farne un ossario. Nel “Cimitero delle fontanelle” si praticava il rito delle “anime pezzentelle”: ogni napoletano che voleva ricevere protezione, grazie o altri benefici, si prendeva cura di un teschio, detto “capuzzella” a cui corrispondeva un’anima, detta “pezzentella”. Si trattava di un vero e proprio scambio alla pari, infatti il devoto pregava l’anima per alleviare le sue sofferenze in Purgatorio, in cambio di una grazia o di numeri da giocare al lotto, confidati in sogno dal morto. Se la grazia veniva concessa o i numeri uscivano al lotto, il teschio continuava ad essere onorato con una sepoltura più degna. Se, invece, le richieste non erano esaudite, il teschio era abbandonato a se stesso e sostituito con un altro. Per la forte umidità che vi era nel cimitero, si formavano goccioline di condensa sui teschi che sembravano sudati. La leggenda dice che questo era segno di grazia ricevuta. Insomma, la speranza e il desiderio di comunicare, in qualche modo, con un mondo ultraterreno, hanno da sempre alimentato l’immaginazione del popolo partenopeo, tanto che  ancora oggi sono tanti  i misteri e gli aneddoti legati a questo luogo così magico. A voi la sfida di trovarne altri!