La prima stagione di “Mare fuori” è uscita sulla piattaforma Rai nel 2020, ottenendo subito un grande numero di telespettatori. In seguito è stata registrata anche un’ulteriore stagione per poi arrivare, nel 2022, anche sulla piattaforma Netflix. Il tutto grazie ai registi Carmine Elia, Milena Cocozza e Ivan Silvestrini. La trama racconta di alcuni ragazzini, dei teenager detenuti nell’ Istituto di pena minorile di Napoli (IPM), La location si ispira al carcere di Nisida, una piccola isola dell’arcipelago delle isole Flegree, ma la serie è stata girata nella base navale della Marina Militare a Napoli. La trama non ha come unico argomento la criminalità organizzata, ma anche l’abbandono, la solitudine e il riscatto. Nonostante per molti sia parte della loro quotidianità scontare la propria pena, per altri è motivo di shock, come per uno dei protagonisti: Filippo, milanese e di buona famiglia. Il primo episodio inizia infatti il giorno del suo arresto e del suo arrivo all’IPM, in quanto colpevole dell’omicidio di un suo caro amico per via di un gioco. Nello stesso giorno viene arrestato anche un altro ragazzo, Carmine, che contrariamente proviene da una famiglia di camorristi. I due si troveranno a dover lottare contro i veterani dell’istituto, in particolare Ciro, il boss, e tutto il suo gruppo. Tra minacce, droga, amori, fughe, esami di scuola, partite di pallone, risse, cadute all’inferno, inganni e inaspettate notizie, scopriremo il passato e la vita dei carcerati che non sempre si riveleranno malvagi come sembrano. Per quanto difficili da seguire, l’IPM ha delle regole che saranno particolarmente evidenziate con l’arrivo della nuova direttrice che si dimostrerà subito rigida, nonostante le prese in giro dei ragazzi. Maschi e femmine vengono divisi, ma negli episodi nasceranno diversi amori dentro e fuori l’istituto. La serie, per quanto romanzata, mette in evidenza il meglio della serialità italiana. I protagonisti, infatti, rispecchiano una realtà attuale. La criminalità, a Napoli come in altre parti di Italia, fa parte dell’esistenza di molti giovani che, seguendo le orme della propria famiglia, finiscono col commettere sbagli e con l’essere segnati a vita, imparando a vivere nella paura.