Fumare, nella società odierna, è diventato un comportamento normale. Se ci si guarda attorno si può notare che sono molte le persone che quotidianamente accendono una o più sigarette. Oggi si inizia a fumare da piccoli, già dagli 11 anni. Questo avviene o perché si vede un proprio compagno fumare e, per non sentirsi esclusi dal gruppo, si prova la sigaretta, o perché si vive in una famiglia in cui entrambi i genitori fumano. Di conseguenza, non si ha piena coscienza dei reali danni che il fumo provoca alla salute, soprattutto da parte degli adulti. Fumare in modo eccessivo, infatti, nel corso del tempo, provoca gravi danni ai polmoni e c’è un rischio maggiore di incorrere in malattie incurabili. Inoltre, alcune persone che vivono quasi ai livelli di povertà, preferiscono non comprarsi il pane per acquistare un pacchetto di sigarette. Sono stati presi molti provvedimenti per far diminuire il numero dei fumatori. Ad esempio, è stata vietata la vendita di sigarette ai minorenni oppure è stato proibito di fumare nei luoghi pubblici. È addirittura aumentato il prezzo di un pacchetto di sigarette. Tutto questo, però, non è bastato. Una recente novità avrebbe potuto risolvere facilmente il problema: la sigaretta elettronica. Con essa si può far in modo di smettere di fumare in maniera più semplice. Si tratta di dispositivi che emettono vapore e, rispetto alle sigarette normali, non provocano odore di bruciato, non producono cenere, non si consumano e possono contenere aromi e fragranze di ogni tipo. In realtà la nuvoletta di fumo che si vede mentre le si aspira non è fumo vero e proprio, ma vapore. La novità della sigaretta elettronica è il liquido che contiene che, essendo molto simile al tabacco, dà l’impressione di ottenerne lo stesso effetto. Appena appresa la scoperta, sono stati molti i fumatori che hanno acquistato questo nuovo dispositivo. I vantaggi della sigaretta elettronica sono, ad esempio, un prezzo minore rispetto ai pacchetti di sigarette che si fumano quotidianamente. Essa, per essere utilizzata, ha bisogno solo della carica della batteria e, appunto, la concreta possibilità di eliminare il vizio del fumo. Poco dopo la messa in commercio delle sigarette elettroniche, però, è stato lanciato un allarme. Parrebbe facciano male alla salute in maniera maggiore rispetto alle normali sigarette. Infatti, le sigarette elettroniche possiedono, anche se in quantità minore, gli stessi elementi cancerogeni delle normali sigarette. È stata scoperta anche la presenza di una sostanza che si può trovare nell’olio dei freni dell’auto che può creare danni ai reni, disfunzioni nervose e problemi respiratori. Inoltre non sono stati effettuati studi specifici che permettano di stabilire se c’è una concreta possibilità di smettere di fumare in modo definitivo. La sigaretta elettronica sarebbe da utilizzare, quindi, semplicemente come sussidio medico o farmaceutico, cioè come una vera e propria medicina. Praticamente chi usa una sigaretta elettronica dovrebbe farlo sotto la guida del medico di fiducia. La sigaretta elettronica crea un altro pericolo. E’ molto più probabile, infatti, che possa essere utilizzata anche da chi non ha mai fumato sigarette vere e proprie. Per ovviare a questo problema, la sua vendita è stata vietata ai minori di 16 anni. Purtroppo questo divieto sembra essere inutile poiché i ragazzini possono comunque acquistare questo dispositivo on line e rischiano di diventare anch’essi dipendenti dal fumo. La sigaretta elettronica ormai invade i mercati e molti sono stati coloro che l’hanno acquistata nonostante i dubbi espressi dai numerosi studi effettuati e dal Ministero della Salute. Io ritengo sia molto più utile cercare di perdere il vizio del fumo, sia da quello delle normali sigarette, sia da quello elettronico. Smettere di fumare è un’impresa ardua: molti ci provano senza successo, altri ritentano invano per anni prima di rinunciarvi, pochi infine vi riescono con successo, occorre però tenacia e forza di volontà. Solo così, infatti, potremo salvaguardare in modo concreto la nostra salute e quella di chi ci sta accanto.