//27 GENNAIO 2023 – Il Nifo ricorda le vittime della Shoah.

27 GENNAIO 2023 – Il Nifo ricorda le vittime della Shoah.

di | 2023-01-27T18:26:15+01:00 27-1-2023 14:58|Alboscuole|0 Commenti
La Redazione –
Oggi, 27 gennaio 2023, data in cui ricorre la Giornata della Memoria, per non dimenticare le sofferenze della Shoah, l’I.S.”A.Nifo”, che comprende il Liceo Classico, Il Liceo Scientifico e il Liceo Artistico,  ha attivato  un interessante progetto: “Tacendo si ripete”, promosso dalla  prof.ssa Lucia Galdieri e dal Dirigente Scolastico Giovanni Battista Abbate.
L’iniziativa ha inteso stimolare nei giovani, ma anche negli adulti, la necessità di  conoscere e ricordare gli eventi tragici che sono accaduti durante la seconda guerra mondiale, seguendo l’insegnamento di Sami Modiano, sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau e attivo testimone della Shoah, : “I ragazzi devono sapere. Devono sapere. Quando io non ci sarò, ci saranno loro. E loro faranno in modo che questo non succeda più”.
Il progetto ha previsto che alcuni docenti dei tre licei del “Nifo” accompagnassero gli allievi nei luoghi scelti, per regalare la Pietra d’ Inciampo (Stolpersteine), duna targa realizzata dal Liceo Artistico, e deporre una pietra sulla stella di Davide, per non dimenticare.
Dieci sono stati i comuni invitati a ricevere la targa: Cancello ed Arnone, Carinola, Cellole, Falciano del Massico, Francolise, Grazzanise, Minturno, Mondragone, Roccamonfina, Sessa A. Tutti  hanno aderito alla manifestazione. Durante la posa della Pietra d’Inciampo sono state lette dagli studenti  brani  tratti dal “Diario” di Anna Frank e la poesia “Scarpette rosse” di Joyce  Lussu. Sono stati ascoltati brani musicali come “Auschwitz” di Francesco Guccini.
La Pietra d’Inciampo, “Stolpersteine”, sviluppa un’idea dell’artista tedesco Gunter Demnig, per contrastare l’oblio e le cattive memorie sulla tragedia delle deportazioni naziste durante la Seconda guerra mondiale.
L’episodio decisivo è avvenuto a Colonia nel 1990, quando un cittadino ha contestato la veridicità della deportazione nel 1940 di 1000 sinti della città renana, in occasione dell’installazione di un’opera scultorea per ricordarne la persecuzione.
Da quel momento Demnig si è dedicato a costruire il più grande monumento diffuso d’Europa, attraverso l’installazione di “Pietre d’Inciampo”, sampietrini di piccole dimensioni, sui marciapiedi davanti alle abitazioni delle vittime delle persecuzioni naziste, qualunque ne fosse stata la ragione. L’incisione, sulla superficie superiore di ottone lucente, ne ricorda nome e cognome, data di nascita, data e luogo di deportazione e data di morte, quando conosciuta.
Questa straordinaria iniziativa ha superato presto i confini della Germania in virtù della sua originale funzione di stimolo alla coscienza collettiva in molti Paesi europei.
La Stolpersteine ha una forza evocativa senza precedenti, perché collocata davanti all’abitazione dei deportati: da lì sono stati prelevati, strappati ai loro affetti e alle loro occupazioni, per essere uccisi senza ragione, finiti in cenere o in fosse comuni, privando così i familiari e i loro discendenti persino di un luogo dove ricordarli.
La piccola pietra di ottone chiama ciascuno di noi che, parafrasando Primo Levi, “viviamo sicuri nelle nostre tiepide case e tornando a casa a sera troviamo cibo caldo e visi amici” a riflettere su quanto sia importante “ricordarsi di ricordare” e vigilare perché ciò che è accaduto non si ripeta.