//Non è mai troppo tardi per cominciare

Non è mai troppo tardi per cominciare

di | 2023-01-23T11:30:50+01:00 23-1-2023 11:30|Alboscuole|0 Commenti
Questo giornale è come la nottola di minerva; spicca il volo al tramonto. Solamente quando un’epoca (leggasi trimestre scolastico) è giunta al suo compimento (e/o forse al suo esaurimento) il nostro periodico arriva a renderne conto, suggellandone la chiusura nella definitività della comprensione concettuale. In pratica, abbiamo i nostri tempi. E siccome abbiamo i nostri tempi gli affezionatissimi lettori sapranno perdonarci se, per quest’anno, il Primo Numero dell’Anno Scolastico e il Primo Numero dell’Anno Solare hanno finito col corrispondere, in una sintesi talmente meravigliosa che, se non avessi il timore di buttare lì citazioni a caso, oserei definire hegeliana. Bando alle sofisticherie, cosa ci si può aspettare da un’edizione che copre più di un intero trimestre? Più qualità? Non esageriamo… Più quantità? Fuochino… Effettivamente le questioni di cui la redazione ha ritenuto di doversi occupare sono parecchie, dal momento che gli eventi di questo (si spera definitivo) ritorno alla normalità ci hanno letteralmente travolto. Tutte le attività tipiche di questa fase dell’anno scolastico, dalle corse campestri alle iniziative legate all’orientamento, passando per una miriade di attività curricolari semplicemente improponibili in un regime più o meno rigido di “distanziamento sociale, sono infatti tornate a svolgersi con ritmi e modalità da epoca pre-covid. E dopo molto tempo siamo finalmente tornati ad assembrarci allegramente in Aula Magna, a volte per accogliere autorità  – al limite dello stellare –  in visita dalle nostre parti, a volte (come è accaduto lo scorso 19 dicembre) per ospitare ex studenti del Meneghini che passano buona parte del loro tempo libero ad aggiudicarsi nientemeno che medaglie d’oro ai campionati mondiali (così, per sport…). In un simile turbine di novità, non potevamo non ampliare le nostre modalità espressive;  largo spazio quindi a nuovi e fantastici contenuti multimediali, realizzati grazie alla raffinata perizia con cui alcuni redattori (giovani e meno giovani) si dedicano sempre più di frequente alla sofisticata arte del video-montaggio. Tuttavia, da bravi animali notturni quali siamo, sempre in ritardo sul proprio tempo, non potevamo buttarci a capofitto nella Modernità senza riservare uno spazio al più bello e (forse) più antico dei linguaggi: la poesia. Questo numero del Meneghini inaugura infatti una nuova rubrica: “l’angolo della poesia”, dedicata a tutti coloro che vogliono condividere i loro brevi esperimenti poetici (in versi e non). Allo stesso modo non potevamo tralasciare l’attualità, che ci chiama a sé obbligandoci a volgere lo sguardo anche al di là degli angusti spazi della nostra cara valle. La ricorrenza della giornata contro la violenza sulle donne ha suscitato riflessioni significative sugli eventi che stanno sconvolgendo l’Iran in queste settimane. Con i media e i linguaggi, in questo numero abbiamo moltiplicato anche le “collaborazioni esterne”; ciò che state per leggere e per vedere è infatti frutto dei contributi dei nuovi acquisti della squadra del giornalino, ma anche del prezioso supporto della Prof.ssa Valeria Manenti e del prof. Elio Tamburrano, che ringraziamo sinceramente. Se in questo super-numero si può trovare un po’ di qualità in più (e un po’ ce n’è, prima scherzavo…) lo si deve anche a loro. Insomma: il lungo tempo trascorso ha consentito la maturazione un’edizione più che mai collettiva ed eterogenea, all’insegna della pluralità dei temi, dei linguaggi e delle personalità. Ci sarebbe stato anche spazio per un delizioso tocco natalizio, se fossimo riusciti a pubblicare il numero prima di Natale. Ma, come comprenderete, lasciar scorrere il tempo (oltre alle innumerevoli virtù di cui sopra) ha anche qualche controindicazione… Alla prossima….