Alessia Biancini, I^ AU- I.I.S. G. da Catino
di ALESSIA BIANCINI (I^AU) – Si è sempre pensato alla scuola come un posto dove tutti siamo al sicuro e dove tutto va sempre bene, mi spiace rovinare queste credenze ma non è così, anzi è proprio in questi posti che nascono fenomeni allarmanti. Sto parlando del bullismo, fenomeno orribile che ha devastato e continua a devastare le vite di poveri ragazzi, più deboli e magari meno fortunati di altri.
A questo fenomeno, aumentato notevolmente negli ultimi decenni, si è aggiunto adesso il cyberbullismo, un problema molto più serio di quanto si possa credere.
Nel bullismo tradizionale, infatti, sai chi ti sta facendo del male, che sia fisico o psicologico; lo vedi mentre ti sta rubando i soldi della merenda o quando ti dà qualche spinta per intimoriti, nel cyberbullismo invece è tutto diverso.
Il cyberbullismo è il peggior danno che possa capitare a dei semplici liceali: non si sa chi ti sta facendo del male, soprattutto psicologico. Tra l’altro il male scaturito da questo bullismo è più doloroso di quello tradizionale, in quanto non sai se finirà mai. Questo “mostro” ti divora dall’interno, perché davanti ad un computer tu sei impotente, non puoi conoscere l’identità del carnefice, perché il tutto è protetto dalla segretezza di Internet.
Insieme ai due fenomeni sono aumentate anche le percentuali di morti ad esse collegate, la maggior parte delle vittime sono proprio ragazzi con poca autostima, visti dai bulli come piccoli cuccioli indifesi.
Nessuno dovrebbe parlare se non sa determinate cose, ma penso che ormai tutti sappiano che enorme problema è diventato questo bullismo e che se non ci sbrighiamo a fare qualcosa presto o tardi ce ne pentiremo amaramente.