di Martina Papa-Ebbene sì, anche i sotterranei della bellissima Napoli ci riservano molte sorprese! La città sotterranea si estende sotto tutto il centro storico, ad essa sono legati miti e leggende ancora oggi vivi nell’immaginario collettivo dei napoletani. L’ingresso è nei quartieri spagnoli, precisamente in vico S. Anna di Palazzo 52, a ridosso di via Toledo e delle centralissime piazza del Plebiscito e piazza Trieste e Trento dove è posto il punto di ritrovo da cui parte la visita alla Napoli sotterranea. Il sottosuolo è attraversato da una grande rete di cunicoli, gallerie, acquedotti e spazi scavati, utilizzati dall’uomo fino a pochi anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale ed ancora oggi almeno in parte visitabili. E’ costituito in gran parte da tufo, pietra di origine vulcanica, friabile, facile da scavare e sufficientemente resistente per creare gallerie autoportanti. Nel III secolo a.C., infatti, i greci, per la costruzione dei templi, si servivano di blocchi di tufo, che ricavavano dalle cave sotterranee. I primi manufatti di scavi sotterranei risalgono a circa 5.000 anni fa, quasi alla fine dell’era preistorica. Lo sviluppo imponente del reticolo dei sotterranei iniziò tuttavia in epoca romana, in età augustea dove sorsero già i primi acquedotti, i cui cunicoli si diramavano spesso in tutte le direzioni, con lo scopo di alimentare fontane ed abitazioni situate in diverse aree della città superiore. I cunicoli e l’acquedotto sotterraneo ebbero anche un ruolo strategico in alcuni conflitti, furono utilizzati anche come rifugi antiaerei per proteggersi dai bombardamenti che colpirono la città durante la seconda guerra mondiale, ma anche come scale di accesso,chiusure dei pozzi e rete di illuminazione elettrica. I cunicoli sono parzialmente aperti alle visite turistiche guidate, gestite da diverse associazioni culturali, che organizzano anche spettacoli e attività. Ed è proprio tra cunicoli e gallerie che può capitare di incontrare una strana figura: ‘O Munaciello, un piccolo monaco, che si aggira con un lungo mantello per proteggersi dall’umidità. Sin dall’antichità, lo spiritello aveva accesso a tutti i pozzi presenti in città e anche a quelli che entravano direttamente nelle case di ricche famiglie e si divertiva a fare dispetti.Napoli sotterranea è una tappa obbligatoria per i visitatori e per coloro che qui risiedono. Visitare questo substrato che sorregge la città di Napoli da circa 5000 anni, significa immergersi in un’esperienza unica ed emozionante, un vero e proprio viaggio nel tempo!