Enti: Italian Globe, Parco Regiona le Area Vulcanica di Roccamonfina e Foce Garigliano.
Il Progetto Globe parte da un’iniziativa di educazione ambientale proposta a livello mondiale al fine di aumentare le conoscenze scientifiche sul nostro pianeta ed accrescere nei giovani la sensibilità nei confronti dell’ambiente.
Il Progetto, ideato dal governo USA, è stato presentato il 22 aprile 1994 dall’allora Vicepresidente Al Gore in occasione della “Giornata della Terra”. Tutte le Nazioni sono state invitate a partecipare e tante Scuole in tutto il mondo hanno aderito all’iniziativa. In Italia il Progetto è stato condiviso e promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione, con la collaborazione di vari Enti quali l’ENEA, il CNR, l’ASI, il CEDE e la Direzione Generale degli Scambi Culturali.
Su Internet, alla pagina web https://www.globeitalia.it/, è possibile trovare tabelle, grafici e visualizzazioni dei dati inviati da tutte le Scuole Globe.
Nella nostra area geografica, lo scopo del progetto Globe è stato ricercare la presenza di microplastiche nelle acque della foce del Garigliano, un fiume italiano che nasce dalla confluenza del Gari nel Liri.
Attraversa l’area del Parco, e scavando il suo letto tra i terreni vulcanici del Roccamonfina ed i terreni calcarei dei Monti Aurunci, giunge facilmente sino alla foce, nei pressi della pineta di Baia Domizia Nord.
La scelta di questa zona come sito di studio è avvenuta per l’importanza che riveste nel nostro territorio, per la vicinanza con la nostra sede scolastica, per l’accessibilità alle aree di campionamento.
Sono stati raccolti campioni di acque superficiali e successivamente analizzati nel laboratorio di chimica del Liceo Scientifico.
È stata riscontrata una presenza medio-bassa di residui plastici.
Le microplastiche sono piccole particelle di plastica che inquinano i nostri mari e oceani. Hanno un diametro compreso in un intervallo che va dai 330micrometri ai 5millimetri.
La loro pericolosità per la salute dell’uomo e dell’ambiente è dimostrata dadiversi studi scientifici; i danni più gravi si registrano soprattutto negli habitat marini ed acquatici.
La plastica si degrada impiegando diversi anni e fintanto che è in acqua può essere ingerita e accumulata nel corpo e nei tessuti di molti organismi.
Si stima che il 2-5% di tutta la plastica prodotta finisca in fiumi, mari e oceani. La quota definita come microplastica si accumula in pesci e crostacei e, soprattutto, contamina l’acqua.
È facile intuire come partendo dalla materia prima ittica e dall’acqua stessa tutta la nostra catena alimentare risenta della presenza massiccia di microplastiche.Alcuni dati dimostrano come nel 15% del cibo ingerito da un individuo siano presenti microplastiche, lasciando all’acqua del rubinetto e a quella confezionata il primato per la maggior concentrazione di microplastiche.
Molti studi, pubblicati per rendere comprensibile a tutti il peso di tale inquinamento, dimostrano l’impressionante calcolo di 5 grammi a settimana di ingerimento di microplastiche. Un valore equivalente al peso di una carta di credito.Non ci sono ancora studi completi sulle conseguenze che le microplastiche possono provocare una volta ingerite e transitate nel nostro intestino. In prima analisi, sembra che a subire gli effetti peggiori sia il nostro sistema immunitario. Il progetto è stato realizzato in sinergia con l’Ente Parco Regionale AreaVulcanica di Roccamonfina e Foce Garigliano grazie alla collaborazione del Presidente dott. Luigi Maria Verrengia.
Le indicazioni fornite dall’Ente sono state fondamentali nella scelta dei siti di monitoraggio e nell’accesso alle aree protette ritenute più significative per la raccolta dei dati.I siti di raccolta delle acque superficiali sono stati dislocati lungo l’argine della foce del fiume, ad una certa distanza l’uno dall’altro, al fine di avere dati maggiormente significativi dello stato di inquinamento lungo il suo decorso, a seconda delle correnti.
I campioni (sample) sono stati raccolti in quattro date differenti dell’anno:
sample
data
Sito
1-2-3
10/03/2022
1
4-5-6
01/04/2022
2
7-8-9
02/05/2022
3
10-11-12
16/05/2022
4
Si è proceduto al prelievo di tre campioni di acqua utilizzando bottiglie di un volume pari a 500ml.Nell’immediato è stata misurata la temperatura dei campioni (15°C) e il valore del pH (6).
Entro il tempo limite i campioni sono stati sottoposti a filtraggio, utilizzando un’unità filtrante; la membrana di filtrazione è stata poi inserita in una capsula Petri e conservata per la lettura.
La lettura e la conta delle particelle di microplastiche sono avvenute utilizzando microscopi ottici.
I dati raccolti sono stati elaborati ed inseriti nelle tabelle.
I dati raccolti hanno fatto riferimento a 12 campioni (sample), relativi ai quattro campionamenti effettuati.
Ogni campione corrisponde ad un volume di acqua pari a 550ml.
Le tipologie di microplastiche ricercate rientrano in una delle seguenti descrizioni: pezzi di plastica (plastic pieces), fibre tessili sintetiche (man- made textile fibres), fibre tessili di cellulosa (cellulose textile fibres), fibre tessili di origine animale (animal-origin textile fibres), incognite (unknowns).
Al termine del progetto la nostra scuola ha ottenuto una menzione speciale per il lavoro svolto.
È stata un’esperienza altamente formativa per i nostri allievi, che sono stati molto entusiasti di partecipare ad un progetto tanto interessante.
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