di Sara Catapano- La nascita della città di Napoli é spiegata da numerosi miti, fiabe e leggende, ma senza dubbio, quella di Partenope resta la più affascinante e la più conosciuta di sempre.Da qui deriva anche l’appellativo ‘partenopei’, che gli abitanti di Napoli utilizzano spesso per identificarsi. Beh, è cosa risaputa che l’attaccamento alla propria terra per i napoletani è un qualcosa di sacro. Le leggende sono molteplici, ma ognuna ha qualcosa di diverso. Da sempre il mito delle Sirene affascina qualsiasi lettore e le ritroviamo in tantissimi scritti antichi. Nella cultura greca vengono descritte come donne aventi il corpo di un uccello, mentre in quella medievale erano donne col corpo di un pesce. In entrambi i casi parliamo di creature affascinanti, ma nello stesso tempo molto pericolose per gli uomini. La loro voce soave ammaliava pescatori e viaggiatori, ma con il fine di ucciderli. Insomma: creature dannate da cui era meglio stare alla larga…Il tutto è cominciato quando la Dea Cerere decise di infliggere il castigo alle sue ancelle. Quest’ultime, trasformate in pericolose Sirene, incantavano gli uomini ma erano condannate a non ricevere mai amore. E proprio vicino alle coste della Campania, queste leggende prendevano vita: infatti qui era situato il Tempio delle Sirene, nei pressi del Lago d’Averno. Luogo presso il quale le Sirene attiravano le loro prede e le conducevano alla morte, la cosiddetta “Porta degli Inferi”. Ma anche in Costiera Amalfitana queste creature hanno radicato le loro origini. Infatti a Positano esiste un luogo denominato “Li Galli”, che gli antichi chiamavano anche Sirenussai. Il significato di questa parola è proprio ‘gli scogli delle Sirene’. Come abbiamo potuto notare ogni leggenda nasconde qualcosa di curioso e coinvolgente, capace di attirare il lettore in qualsiasi circostanza. Leggende che però non possiamo sapere cosa racchiudono di vero, ma che sicuramente hanno fatto innamorare Napoli e i suoi abitanti .A volte, può essere bello anche fantasticare e farsi guidare dalle leggende!
