La Dirigente Scolastica, prof.ssa Marianna Galli, il personale scolastico Docente e ATA ringraziano l’Amministrazione Comunale nella persona dell’Assessore Emiliana Bitetti per l’opportunità ricevuta di valorizzare l’esterno dell’edificio scolastico Calò mediante la realizzazione di un impotente murale ad opera dell’Artista Davide Curci. L’opera rientra nel Progetto “Ginosa Autentica”, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito di un bando sulla “Rigenerazione Urbana”.
Di seguito la descrizione dell’opera da parte dell’Autore:
“L’opera si ispira ed è inoltre un tributo alla storia ed al patrimonio culturale di Ginosa. La figura femminile centrale, in particolare, è liberamente ispirata alla figura di Santa Veneranda, ex patrono della cittadina. Di fatto Ginosa risulta essere l’unico comune italiano ad aver cambiato santo patrono nel corso della propria storia: nel 1765 un moto popolare chiese al clero la sostituzione della patrona di Ginosa, con la volontà di sostituire il culto di “Santa Veneranda” con quello della “Madonna del Rosario” (attuale santa patrona), attribuendo a quest’ultima il miracolo delle piogge arrivate dopo quasi dieci anni di siccità intensa e devastante. Attorno alla figura centrale si presentano elementi simbolici e di riferimento storico-culturale, come il gonfalone di “Roberto il Guiscardo D’Altavilla” (detto anche “terror mundi”), condottiero normanno, Duca di Puglia e Calabria dal 1059 al 1085, celebre per aver fatto edificare il castello Normanno di Ginosa a difesa dalle incursioni dei Saraceni. A simboleggiare incursioni, scontri bellici, e l’importanza delle famiglie Normanne nel territorio, nella mano della Santa compaiono una freccia e una spada. Il monumento più importante della cittadina è, ovviamente, il sopra citato castello Normanno, fatto edificare nel 1080: raffigurato fedelmente nelle sue parti visibili attualmente, sovrasta la figura centrale ed è posto sul capo della Santa come se fosse un elmo (simboleggiando proprio l’importanza difensiva e militare del castello nelle incursioni delle legioni straniere). Alcune parti limitrofe del castello sono riprodotte anche nella parte inferiore dell’opera. Infine si può notare, all’interno dell’immagine, la presenza di una specifica tipologia di fiore. Tale fiore, di valenza ornamentale e simbolica, è il comune “non ti scordar di me” (myosotis l.), celebre simbolo di memoria, fedeltà e amore eterno: un invito al ricordo e a non dimenticare”. (Davide Curci)