//La storia di JEFFREY DAHMER

La storia di JEFFREY DAHMER

di | 2022-11-13T07:21:58+01:00 13-11-2022 7:21|Alboscuole|0 Commenti
di Bianca Bertoldini e Angela Rosada, Classe 3^ B. –   Cari lettori, quest’oggi vi parleremo di Jeffrey Dahmer, il serial killer che ha spopolato in questo periodo, grazie alla nuova Serie di Ryan Murphy uscita da poco su Netflix. Ecco la sua biografia. Jeffrey era nato nella cittadina di Milwaukee nel Wisconsin, il 21 maggio 1960. E’ morto il 28 novembre del 1994 nel Columbia Correctional Institution di Portage nel Wisconsin. Non si sa con precisione come abbia trascorso la sua infanzia poiché ci sono opinioni differenti. Alcune di esse parlano di una infanzia tranquilla, altre invece raccontano di una infanzia inquieta e violenta. Ci sono alcune fonti che addirittura raccontano di varie violenze sessuali nei suoi confronti da parte di uno dei vicini di casa. La sua vita cambiò letteralmente quando la sua famiglia si trasferì a Doylstown nell’Ohio quando aveva sei anni. Suo padre, Lyonel Hembert Daner, era quasi sempre via per lavoro, mentre sua madre, Joyce Annette soffriva di una forte depressione, così il piccolo Dhamer si ritrovava spesso da solo. All’età di otto, scoprì un modo per trascorrere il tempo libero: il collezionare carcasse di animali morti che si procurava dal boschetto vicino a casa. Suo padre quando scoprì di questa sua nuova passione lo spronò a continuare, insegnandoli a sbiancare le ossa e preservare gli scheletri. La situazione famigliare purtroppo col trascorrere del tempo non migliorava ma peggiorava sempre di più e nel 1977 i genitori di Jeffrey divorziarono. Sua madre si trasferì portando via con sé David, il fratellino di Jeffrey, mentre suo padre andò a vivere per alcuni mesi in un motel. Jeffrey iniziò a bere tanto, addirittura arrivava a scuola già ubriaco. Nello stesso periodo Jeffrey scoprì il suo interesse per gli uomini, ma non lo disse alla sua famiglia per paura di non essere compreso. Nell’anno 1978 commise il suo primo omicidio. Jeffrey uccise Steven Hicks, un ragazzo di diciannove anni colpendolo in testa con un manubrio di 4,5 Kg per poi strangolarlo con il suo manico. Il secondo omicidio avvenne nel 1987, quando incontrò un ragazzo di nome Steven Tuomi di venticinque anni; Jeffrey lo invitò nel motel in cui alloggiava in quel periodo e lo drogò con un il drink. Secondo le dichiarazioni di Jeffrey, le sue intenzioni erano solo quelle di avere un rapporto con lui e nient’altro. La mattina successiva al suo risveglio si ritrovò in uno stato confusionale, con al suo fianco il cadavere di Steve con lo sterno completamente sfondato. In seguito a questo omicidio Jeffrey si trasferì a casa della nonna. A distanza di sette mesi, commise il suo terzo omicidio. La vittima fu Jamie Doxtator, il quale aveva solo quattordici anni. Jeffrey lo adescò in un bar gay e lo portò a casa sua con la scusa di scattagli alcune foto da nudo. La morte del povero Jamie avvenne per strangolamento. La quarta vittima venne uccisa subito dopo che Jeffrey era uscito dall’ospedale psichiatrico, in cui era stato mandato dopo le accuse di violenza sessuale verso il tredicenne Somsak Sinthasomphone. In seguito il ventiseienne Anthony Sears venne decapitato e poi mummificato da Jeffrey, che ne conservò la testa. La nonna di Jeffrey lo buttò fuori casa, così si trasferì in un nuovo appartamento al 924 di North 25th Street dove avvennero altri 12 omicidi.