Molti personaggi dai capelli rossi hanno caratterizzato la nostra infanzia. Partendo da Daphne, dal cartone animato “Scooby Doo”, fino a giungere a Pippi Calzelunghe, e ad Ariel, personaggio tratto dalla celebre animazione Disney “la Sirenetta”. Tuttavia, il carattere esuberante e sbarazzino di Anne Shirley Cuthbert l’ha resa protagonista di una serie tv Netflix (2017-2019) inspirata al libro “Anna dai capelli rossi” di Lucy Maud Montgomery. Questa serie televisiva canadese segue le avventure della giovane Anne che, dopo aver trascorso un’infanzia non esattamente gioiosa, si ritrova, per errore, a vivere con i due fratelli Marilla e Matthew Cuthbert. Questi, dopo iniziali diffidenze, la accoglieranno nella famiglia. Ma qual è il motivo di tanta fama? E soprattutto, perché nonostante quest’ultima, la serie è stata ugualmente cancellata in numerosi paesi? Andando per ordine, oltre ad essere una produzione cinematografica sviluppata in maniera eccellente dal punto di vista storico-sociale, con una trama molto scorrevole e piacevole, delinea anche molte problematiche nella realtà di fine 1800, inizio 1900. Tratta temi molto delicati, attuabili anche alla società odierna, come il sessismo, razzismo, l’omofobia, le disparità economiche, la libertà di parola e pensiero. È, infatti, un ottimo modo per affrontare in maniera “delicata” tali tematiche importanti anche con i più piccoli. Nonostante tutto l’affetto dei fan, la serie è stata cancellata. Né Netflix, che si occupava della distribuzione sugli schermi in termini mondiali, né la CBC, produttore originale e canale televisivo canadese, hanno mai spiegato le ragioni del mancato rinnovo al termine della 4ª stagione. E’ diventato piuttosto ovvio, però, che i rapporti tra le due compagnie siano divenuti difficili, specialmente dopo che la presidente dell’industria canadese CEO ha parlato di Netflix utilizzando il termine “imperialismo”. Catherine Tait, infatti, ha espresso più di una volta il suo rammarico nell’aver stretto un accordo con il colosso di Streaming. La Tait ha reso pubblica la sua preoccupazione riguardante la crescita smisurata di queste piattaforme streaming, dando uno sguardo anche al calo in borsa della sua Azienda a seguito della collaborazione per la produzione della serie televisiva.