“…è tempo di chiudere con la guerra, anzi, guarda che facciamo! Prese una cassetta di legno marrone lucido in cui teneva le sue
cose, l’aprì (…) Ecco! Chiudiamo qui tutti i ricordi! Aiutami! (…) chiusero la cassetta di legno, la misero nell’ultimo cassetto del comò in un angolo, quasi a doversela dimenticare, la chiavetta riprese il suo posto nel primo cassetto; aveva chiuso un periodo terribile ma prezioso della loro vita”.
In questo modo i protagonisti del romanzo “La bottega della sarta”, Vittoria e Francesco, mettono un punto al doloroso capitolo della guerra per iniziare una vita nuova, non condizionata dalle brutture che avevano vissuto. Noi ragazzi, dopo aver approfondito con la prof.ssa Amneris Marcucci, nostra guida, la storia di Assisi nel periodo della seconda guerra mondiale, ci siamo chiesti cosa potremmo inserire nella nostra cassetta. Oltre al coraggio, alla speranza e alla voglia di ricominciare sempre, quello che ci è rimasto più impresso è stato l’altruismo del comandante Muller e la sua lungimiranza nel proporre Assisi come “Città ospedaliera”, cosa che ha permesso il salvataggio di moltissime vite, oltre che la tutela del nostro indiscutibile patrimonio artistico. Per noi questi valori sono un tesoro prezioso da custodire per non ripetere gli orrori del passato. Purtroppo nel 2022 assistiamo in Europa all’utilizzo della guerra come unica modalità per affermare il proprio pensiero. Ancora una volta le armi hanno preso il posto del dialogo a discapito di migliaia di vite umane: in Ucraina i bombardamenti quotidiani sembrano cancellare anni di progresso, di sviluppo, ma soprattutto di pace. Sembra che gli uomini non riescano ad imparare dagli errori del passato e allora spetta a noi ragazzi la responsabilità della pace futura. Siamo noi quelli che fanno la differenza in questo momento di crisi, oggi siamo noi quelle persone che nel corso della storia “hanno salvato la situazione”. Da ultimo nella nostra cassetta metteremo l’incontro con Anastasiia, fuggita dall’Ucraina e diventata nostra compagna di classe, a testimoniare che esistono ancora la solidarietà, la libertà e la pace!