Il 25 aprile 2022, nonostante la probabilità che tutto fosse annullato per vari problemi, finalmente noi studenti di quarta e quinta siamo partiti per la fatidica gita a Barcellona, accompagnati dal professore Sorpreso, la professoressa Basso e il collaboratore amministrativo Antonio. I primi due giorni li abbiamo trascorsi sulla nave, salpata dal porto di Civitavecchia. Una volta a bordo, è stato emozionante vedere il tramonto dalla nave, mentre il sole si perdeva nelle onde e noi partivamo per quella che sarebbe stata l’esperienza migliore della nostra vita.
Dopo aver mangiato, ci siamo riuniti nel bar esterno della nave ed è lì che abbiamo iniziato a fare amicizia, favoriti dal fatto che non avevamo la connessione internet. Rimanere senza cellulari, senza avvertire necessariamente quel bisogno di controllare i social, ci ha aiutati a interagire nel modo più diretto possibile. Lì, tra qualche ballo, qualche simpatica caduta e il tentativo di parlare con dei ragazzi spagnoli (miseramente fallito😂) abbiamo fatto notte fonda. Una volta sbarcati a Barcellona ci siamo diretti in hotel,che si trovava a Lloret de Mar, a circa un’ora dal porto. Dopo aver cenato abbiamo fatto un giro nei dintorni e mentre eravamo decisi ad andare a dormire, ci siamo accorti di una festa per anziani nel bar dell’hotel, dove abbiamo deciso di intrufolarci, coinvolgendoli a ballare con noi.
Il giorno seguente, dopo la colazione, ci siamo diretti verso Barcellona; sul pullman abbiamo conosciuto Nello, la nostra guida. Il primo monumento che abbiamo visitato è stato La Sagrada Familia, opera architettonica di Antoni Gaudì, famoso architetto spagnolo. Dopo averci raccontato la storia del monumento, Nello ci ha raccomandato di tornare a visitarlo nel 2026, anno in cui dovrebbe concludersi l’opera. Nel corso della giornata, abbiamo avuto la possibilità di vedere altre opere di Gaudì,come Casa Batlló e Casa Milá. Abbiamo visitato poi la Cattedrale e il Museo de la Cattedral, con le sue pitture gotiche del ‘300 e ‘400, Palau Reial Mejor e Santa Maria del Mar, importante chiesa gotica. Una volta rientrati in hotel, abbiamo cenato e siamo andati nella sala giochi che avevamo proprio di fronte. È stato divertente passare lì la serata,tra un gioco e un altro. Ma, in realtà, la serata per alcuni di noi continuò in camera.
Il giorno dopo, sempre dopo aver fatto colazione, siamo partiti per Figueras, dove abbiamo visitato il Museo Dalì e La Rambla Qui abbiamo trascorso molto tempo e acquistato tanti regali. Al rientro, abbiamo cenato e finalmente abbiamo ottenuto ciò che da quattro giorni a quella parte chiedevamo insistentemente ai professori: andare in discoteca. Il dj sapeva che eravamo italiani, perciò all’inizio della serata ci ha fatto ballare su canzoni prettamente italiane, come a darci il benvenuto. La mattina seguente era libera, per questo motivo abbiamo preferito dormire un po’ in più. Una volta fatta colazione, abbiamo preparato le valigie e siamo andati a visitare la spiaggia artificiale che si trovava vicino all’hotel. Nel pomeriggio abbiamo visitato la città di Girona, che ci ha colpiti con i suoi molteplici monumenti. Verso la fine della giornata siamo ritornati alla Rambla, dove abbiamo provato la Paella ( e anche su questo pareri contrastanti).
Più tardi ci siamo recati al porto, dove abbiamo aspettato un paio d’ore per imbarcarci. Una volta saliti, abbiamo iniziato ad avvertire quella malinconia dovuta al pensiero di dover ritornare a casa. Saremmo dovuti andare a dormire, ma sapevamo che quelle erano le nostre ultime ventiquattro ore insieme e non potevamo sprecarle. Abbiamo passato la notte sul ponte della nave, a cantare e ballare mentre ci avvicinavamo sempre di più alla quotidianità. Erano ormai le sei del mattino e perciò il momento dell’alba, quindi siamo andati nella parte più alta della nave, dove abbiamo visto i delfini e il sole sorgere in tutta la sua bellezza. Dopo la colazione abbiamo deciso di andare a dormire nella speranza di riuscire a svegliarci per il pranzo, non immaginando che ci saremmo svegliati nel tardo pomeriggio, perdendo così il senso del tempo. Una volta cenato, abbiamo passato la serata nella sala giochi della nave e verso l’una siamo arrivati al porto di Civitavecchia. Da lì abbiamo preso il pullman e verso le sei del mattino, contrariamente a quanto volevamo, siamo arrivati a casa.
Non sapremo mai spiegare a parole cosa ha significato questa gita per noi. Allontanarci dalle nostre vite ordinarie, scoprire posti nuovi, acquisire consapevolezze. Porteremo per sempre il ricordo di quest’esperienza, le persone che abbiamo conosciuto e i legami che abbiamo creato, nella speranza che possano non spezzarsi mai.
MARTINA DI MICCO E MARGHERITA SABATINO (5^ C)
… E finalmente partimmo per Barcellona: giorni indimenticabili!
di IL GALLO STRILLONE ON LINE - AVERSA (CE)|
2022-05-29T22:11:20+02:00
29-5-2022 22:10|Alboscuole|0 Commenti