di ALESSIA METRANO –
It
(Stati Uniti d’America; 2017)
Regia: Andrés Muschietti
Soggetto: Stephen King (romanzo)
Sceneggiatura: Chase Palmer, Cary Fukunaga, Gary Dauberman
Produttore: Seth Grahame-Smith, Barbara Muschietti, David Katzenberg, Dan Lin, Roy Lee
Produttore esecutivo: Marty P. Ewing, Richard Brener, Doug Davison, Toby Emmerich, Marty P. Ewing, Walter Hamada, Niija Kuykendall, Dave Neustadter
Fotografia: Chung-hoon Chung
Montaggio: Jason Ballantine
Musiche: Benjamin Wallfisch
Scenografia: Rosalie Board, Claude Paré
Costumi: Janie Bryant
Cast: Jaeden Lieberher (William “Bill” Denbrough); Bill Skarsgård (Pennywise/ It); Wyatt Oleff (Stanley “Stan” Uris); Jeremy Ray (Benjamin “Ben” Hanscom); Sophia Lillis (Beverly “Bev” Marsh); Finn Wolfhard (Richard “Richie” Tozier); Jack Dylan Grazer (Edward “Eddie” Kaspbrak); Chosen Jacobs (Michael “Mike” Hanlon); Jackson Robert Scott (George “Georgie” Denbrough).
Tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, IT: Chapter one è un film dell’orrore, ambientato negli anni Ottanta e realizzato dal quarantenne regista argentino (ma di origini italiane) Andrès Muschetti. Quest’ultimo, che è anche sceneggiatore, ha iniziato la sua carriera ad Hollywood nel 2013 con il film horror La madre. Nel 2015 è poi stato scelto per dirigere IT: Chapter one, nuovo addattamento del lavoro di King, venuto dopo il grandissimo successo della serie televisiva del 1990.
La trama della pellicola è presto detta: nella città di Derry si aggira un’entità demoniaca che, preannunciando la sua presenza attraverso un palloncino rosso che “galleggia” nell’aria, attira i ragazzini nelle sue trappole mortali e senza alcuna via di scampo. L’ennesima vittima è il piccolo Georgie (Jackson Robert Scott), di soli sette anni, il quale viene risucchiato in un tombino durante un temporale. Bill, il fratello maggiore (Jaeden Lieberher, un giovanissimo attore in giro dal 2013, già interprete in Il libro di Henry di Colin Trevorrow), decide di volerne sapere di più e soprattutto di scoprire il motivo per il quale tanti suoi concittadini spariscono nel nulla: così, animato anche dalla speranza di poter ritrovare il piccolo Georgie, inizia la sua ricerca, appoggiato dai suoi amici. La ricerca li condurrà a conoscere un clown maligno, Pennywise (lo svedese Bill Skarsgård, già nel cast della serie Netflix Hemlock Grove), e ciascuno dei componenti del gruppo si renderà conto di averlo già incontrato prima.
La pellicola cerca (e trova facilmente) il coinvolgimento dello spettatore grazie a strepitosi effetti speciali, che tengono incollati allo schermo soprattutto il pubblico amante dei film horror. Nelle situazioni più inquietanti sono, dunque, naturali i jumpscares.
Numerosi sono i temi messi in luce in questo film, fors’anche per la prima volta rispetto al vecchioIt. Ad esempio, come nell’ingombrante precedente, il regista sottolinea particolarmente l’unione tra i ragazzini e il fatto che essi fanno parte di un gruppo solidale, mentre è parzialmente nuovo che essi siano consapevoli della nostalgia che li coglierà in futuro, una volta che saranno diventati adulti (“I grandi non vedono quello che vediamo noi […], perché quando cresci non credi più a queste cose”). Poiché la vecchia versione nella sua linea temporale principale vedeva i protagonisti già adulti ritrovarsi per combattere It, la tristezza che ogni tanto li coglieva era rivolta naturalmente al passato, seppure con qualche nuance diversa.
La pellicola ha ottenuto un enorme successo, stranamente anche tra i critici, e ha incassato quasi settecento milioni di dollari (l’equivalente di circa seicento milioni di euro), diventando il filmhorror dai maggiori incassi nella storia del cinema. “Se resteremo insieme…vinceremo!”, esclama il protagonista: e così è stato anche per l’équipe del film.