Di ins. Grazia Inchingolo – L’AMICIZIA è un bene prezioso che bisogna alimentare giorno dopo giorno, gli amici in ogni momento ci danno una mano a colorare la nostra vita, sia nei momenti belli che in quelli brutti. Il coinvolgimento del gruppo classe durante il processo di accoglienza dell’alunno in difficoltà , è, in realtà, una risorsa a “basso costo” e di inestimabile valore sia sul piano relazionale che umano.
Lo hanno compreso e interiorizzato i bambini della classe 2^C, che grazie alla loro simpatia e alla loro vivacità, con la loro “bussola speciale”, sono in grado di orientarsi nel mondo della diversità e sono, quotidianamente, il punto cardinale per il loro amico DIVERSAMENTE PERFETTO..
Nel momento in cui i bambini hanno aperto il loro cuore al compagno “speciale” , si sono resi conto dell’infondatezza dei loro timori e pregiudizi nei riguardi della disabilità; hanno imparato ad incoraggiarlo, a gratificarlo, a motivarlo, a restituirgli feedback , lo hanno “aiutato a fare da solo”, così come diceva la Montessori.
Non è facile spiegare agli alunni che “è somma ingiustizia fare parti uguali tra disuguali” come diceva Don Milani. Gli alunni esigono l’uguaglianza formale, negli atteggiamenti e nelle valutazioni: “Siamo tutti uguali, maestra!” Ma la presenza attiva di un compagno diversamente abile, li fa riflettere direttamente, al di là della solita retorica buonista, sul fatto che non è giusto fare parti uguali, se non siamo uguali, e che è invece equo dare di più a chi ha di meno!