a cura degli alunni della classe II/D – scuola Secondaria di I grado –
LA LUNA DI KIE
In classe, 2D, abbiamo letto e riflettuto sulla poesia di Gianni Rodari “La luna di Kiev”. Da questa lettura sono uscite riflessioni profonde sulla realtà attuale. Abbiamo quindi deciso di condividerle con voi.
“Chissà se la luna
di Kiev
è bella
come la luna di Roma,
chissà se è la stessa
o soltanto sua sorella…
Ma son sempre quella!
– la luna protesta –
non sono mica
un berretto da notte
sulla tua testa!
Viaggiando quassù
faccio lume a tutti quanti,
dall’India al Perù,
dal Tevere al Mar Morto,
e i miei raggi viaggiano
senza passaporto”
“La luna deve essere bella in egual modo dovunque,
ma sta all’uomo e alle sue azioni decidere
se sarà bella o meno…”
Questa poesia di Gianni Rodari è in questo momento assai attuale, soprattutto perché la luna a Kiev adesso quasi non si vede, però riesce comunque a regalare sorrisi ed emozioni. E’ brutto dire che a distanza di anni si fanno sempre gli stessi errori, ma purtroppo quando ci sono di mezzo: soldi, questioni politiche, voglia di espandersi e avere un grande esercito in mano, non si guarda in faccia a nessuno. Perché lottare contro questo bellissimo pianeta e distruggerlo se poi noi tutti ci rimettiamo e ne paghiamo le conseguenze? Bisogna ricordarsi che anche se siamo lontani, amici o nemici, tutti viviamo sotto lo stesso cielo, la stessa luna. Tutti siamo in pericolo e nessuno di noi vuole che il mondo cada a pezzi. Il mondo, infatti, è nelle mani degli uomini e tutti noi dobbiamo cercare di contribuire al suo benessere, senza creare guerre e scontri. La guerra è come il buio e noi siamo la luce che deve portare la pace. La luna può essere paragonata ad un grande occhio; ai suoi occhi, infatti, siamo tutti uguali indipendentemente dal culto in cui crediamo ,dalla nazionalità o dal nostro stato sociale, e non esiste una persona più potente di una o una persona meno potente di un’ altra. Lei non cambia mai facendosi vedere e illuminando noi. La luna rispetto al sole non tramonta, sta sempre là che ci osserva, non cambia mai posto e non si annoia mai. E’ fonte di mistero e curiosità, è colei che ci ascolta durante le notti più agitate ed è la musa ispiratrice dei grandi poeti… già… quella monetina d’argento immersa nel cielo stellato è tutto questo. La luna è molto luminosa come quella di Roma, ma è triste e come dice Gianni Rodari “protesta” per la guerra dicendo che è la soluzione sbagliata. Fa ripensare a morti, bombe, fuoco, sirene…una cosa che mai avremmo potuto pensare dopo tanti anni. La luna ci fa capire che non è di nessuno,ma di tutti e nessuno ha il diritto di impossessarsene. Allora se la luna è di tutti e non è un berretto da notte sulla testa di una persona, come mai i poteri decisionali, sono berretti sulla testa di poche persone, e perché non possono essere di tutti?
“… la Luna sarà sempre lassù a ricordarci che siamo tutti uguali e che nessuno deve essere discriminato, sta a noi decidere se crederci o no.”
E a te cosa suscita questa poesia?