Intervista degli alunni del laboratorio del progetto “A Scuola di Giornalismo”//
Istituto “Martin Luther King” di Caltanissetta guidato dalla preside prof.ssa Rosa Cartella//
Referente del progetto “A Scuola di Giornalismo” il docente Salvatore Siina//
Caltanissetta, venerdì 18 marzo 2022//
Grazie alla collaborazione dell’autrice del libro “Il Riccio Viola che sognava il mare”, edito da AG Book Publishing di Roma Indira Yakovenko, la quale ci ha messi in contatto con la nostra intervistata Julia Tonkonog, noi alunni della redazione di “A Scuola di Giornalismo” abbiamo vissuto un’esperienza densa di significato e piena di emozioni. Lasciatecelo dire, abbiamo creato una pagina di giornalismo vera, memorabile, vissuta con i diretti protagonisti, loro malgrado, di una guerra terribile: quella tra Russia e Ucraina. Una guerra che ha causato distruzione, morte e dolore. L’intervistata, che svolge il mestiere di maestra, Julia ci presenta sua figlia Sofia, una nostra coetanea di nove anni. La piccola Sofia ci mostra i suoi disegni, trattano di pace, raffigurano delle colombe. Eppure nel cuore di queste due donne, una grande e una piccola, c’è tanta speranza e anche coraggio, orgoglio e attaccamento alla loro patria. Le incontriamo in collegamento via telematica dalla regione di Dnipro. Esse vivono in un piccolo villaggio di Vyshneve, nel comune di Kryvyj Rih, tra bombardamenti, ricerca di un posto dove nascondersi al suono delle sirene, per mancanza di rifugi e bunker. Insomma una situazione delicata e pericolosa. Eppure hanno la forza di sorridere con fierezza. Indira Yakovenko si offre di farci da interprete. Ecco, di seguito le domande rivolte alla nostra maestra ucraina.
- John Kennedy, nel suo discorso all’ONU del 25 settembre 1961, ha detto: “L’umanità deve porre fine alla guerra o la guerra metterà fine all’umanità” che cosa ne pensa di questa affermazione? (Nicole Matraxia)
Sono d’accordo con l’opinione di John Kennedy. In effetti, tutti i paesi devono unirsi per prevenire le guerre, altrimenti la guerra ci distruggerà tutto e tutti, perché siamo tutti abitanti dello stesso pianeta. Qualsiasi conflitto dovrebbe essere risolto pacificamente.
- Lei è una maestra: come si insegna a far vivere questo periodo di guerra ai bambini? (Elena Pilato)
Con i miei allievi parlo sempre onestamente e francamente, do risposte sincere alle loro domande in base all’età, rassicuro che tutto andrà bene, che sto vicino a loro. Chiedo costantemente cosa sentono, spiego come agire in una situazione particolare, sottolineo che la vittoria sarà nostra.
- Sua figlia è spaventata? (Giovanni Amico)
Tutti sono spaventati e mia figlia non fa eccezione. Ma Sofia capisce chiaramente che non è sola, sta con sua mamma, siamo protetti e l’Ucraina vincerà sicuramente.
- Com’è in Ucraina la situazione alimentare? (Giorgia Passaro)
Non possiedo informazioni specifiche in tutta l’Ucraina, posso dire che per quanto riguarda la mia regione, attualmente siamo dotati di quasi tutto il necessario. Si sente il sostegno umanitario da parte di altri stati.
- Gli italiani si organizzano per aiutarvi. Di cosa avete bisogno? (Emma Capizzi)
Prima di tutto si tratta di farmaci e attrezzature per i militari ucraini, di prodotti alimentari per l’infanzia e di beni di prima necessità.
- Avete paura dei bombardamenti? (Andrea Ventura)
Sì. Fanno paura… preghiamo costantemente, ci affidiamo a Dio e alle Forze Armate dell’Ucraina.
- I bambini riescono a giocare e a sognare? (Vittoria Iacona)
Sì. Dopo tutto, i bambini rimangono bambini in ogni situazione. Giocano, disegnano, sognano… Ed i bambini ucraini sognano della vittoria, in modo da poter uscire dai rifugi antiaerei, abbracciare i loro amici e parenti, andare al bordo di un fiume, giocare a pallone, dondolarsi sull’erba di primavera, godersi l’aroma dolce dei fiori e ridere baciati dal sole!
- Città distrutte, famiglie intere uccise, ritornerà il sereno nel vostro paese? (Ginevra Cancemi)
Sicuramente ci sarà! Noi, Ucraini, crediamo fermamente nella vittoria e facciamo ogni sforzo per avvicinarla. Andrà tutto bene, Ucraina!
- Cosa ne pensa del coraggio dei civili ucraini che si sono arruolati nell’esercito? (Valeria Mosca)
Queste persone sono eroi del nostro tempo. Sono coraggiosi, audaci, forti, sacrificano la propria vita per proteggere noi e l’Ucraina.
- Le centrali nucleari potrebbero esplodere: cosa si può fare per evitare tutto questo? (Emma Capizzi)
CHIUDERE IL CIELO SOPRA L’UCRAINA!!!
- Vuole fare un appello? E a chi vuole rivolgersi? (Giorgia Passaro)
Voglio rivolgermi ai nostri difensori, alle Forze Armate dell’Ucraina, alle persone che sono con noi in questo momento difficile.
I nostri cari, siete eroi!
Grazie che ogni mattina possiamo svegliarci e vedere i sorrisi dei nostri figli…
Crediamo in voi e vi auguriamo la forza e l’ispirazione per la vittoria.
Un inchino basso a voi! Viva l’Ucraina!///
Alla fine dell’incontro ci salutiamo con la promessa di rivederci un’altra volta alla fine della guerra, un invito rivolto a mamma e figlia dal nostro maestro Salvatore Siina. Una compagna interviene dicendo: “Forza e coraggio! Siamo tutti con voi!”. Decidiamo di concedarci, facendo tutti un cuore con le dita delle mani!
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