di Giulia Elena Cimatti e Maria Tea Santagiustina, Classe 3^A. – Tutti conoscono il famoso generale Napoleone Bonaparte, noto in tutto il mondo per le numerose battaglie sostenute ma anche per le conquiste di nazioni europee che, nel corso dei successivi, sono diventate pagine di storia. In Italia Napoleone infatti in particolare si distinse soprattutto per le sue gesta poco amichevoli nei confronti di una parte della penisola. A noi veneziani negò la libertà quando firmò il Trattato di Campoformio con il quale sancì la fine della Repubblica di Venezia che fu ceduta insieme all’Istria e alla Dalmazia all’Austria che in cambio riconobbe la Repubblica Cisalpina. Per molti pittori e poeti dell’epoca fu il soggetto principale da raffigurare o narrare nelle loro opere per le sue gesta belliche. Dobbiamo anche ricordare, però, che Napoleone fu anche un grande innovatore a volte rivoluzionario per quell’epoca. Per citare un esempio, permise la diffusione del cibo in scatola inventato da un certo Appert, il quale per questa sua innovazione venne ricompensato con una somma di denaro. Il cibo in scatola, infatti, permetteva la conservazione degli alimenti durante le frequenti guerre. Pubblicò anche il Codice Napoleonico, ossia il Codice Civile che permise di riformare le leggi di quel tempo ristabilendo il valore e la difesa della proprietà privata. L’epoca in cui visse fu quella che mirava alla grande affermazione della borghesia a cui apparteneva proprio lo stesso Napoleone. Le sue origini, non erano molto elevate ed è proprio per questo che per tutta la sua vita dovette lottare molto per ottenere questo status sociale. Come “trampolino di lancio” sfruttò sua moglie che, essendo di nobile di famiglia, gli permise di entrare nei salotti più famosi dell’epoca. Dopo essere entrato nell’esercito francese ben presto iniziò a partecipare alle grandi battaglie e in breve raggiunse i gradi più alti. Divenuto generale per le vittorie riportate nelle vaie campagne di guerra, portò la Francia ad essere una delle potenze più grandi di quel periodo dopo l’Inghilterra. Distintosi per le prime vittoriose battaglie era riuscito a farsi ben volere dalla sua nazione, ma aveva un suo personale desiderio: ‘diventare il più grande imperatore di tutti i tempi’, così il 2 dicembre 1804 si auto incoronò imperatore. Per la sua grande capacità di affrontare gli eserciti delle altre nazioni riuscendo sempre a sconfiggerli ancora oggi viene ricordato come un grande stratega e condottiero.