//I pericoli di Internet per noi minori ma anche per tutti!

I pericoli di Internet per noi minori ma anche per tutti!

di | 2022-03-06T08:56:25+01:00 6-3-2022 8:35|Alboscuole|0 Commenti
di Vittoria Molin, Classe 1^ B. –  Care lettrici e cari lettori oggi vi illustrerò un argomento molto importante per noi minori con il quale si cercherà di porre in risalto non soltanto i più importanti rischi ma soprattutto la celata altissima pericolosità legata al mondo della rete e dei social network. Tutto questo è dovuto per l’ampio uso delle nuove tecnologie e i sempre più aggiornati strumenti multimediali con i quali ormai una larga parte dei componenti delle famiglie utilizzano per molto tempo della giornata. Tale uso costituisce, per varie ragioni, un incremento di pericolo per gli utenti. Ecco un elenco a cosa si potrà incorrere se non si attua un’adeguata attenzione:
  • Innanzitutto bisogna sapere che anche cliccando semplicemente un link sbagliato o andando a cercare informazioni su un sito poco raccomandabile si può contrarre un virus che può danneggiare irreversibilmente il PC; quindi è di vitale importanza che si abbia installato un antivirus così da poterlo fermare prima che danneggi i dati e il software che si è in possesso. 
  • Come altro importantissimo punto è necessario sapere che tra i siti che possono contenere “malware” ossia virus ci sono i siti di pirateria, i siti di download illegali, come quelli di film e musica e i siti di crack, pertanto, se si deve per forza visitare questi siti è più prudente utilizzare una Sandbox ossia un ambiente di prova slegato dal normale ambito di navigazione delle comuni applicazioni. Il fatto che per iscriversi a chat, forum e social network, come ad esempio Facebook, bisogna  dare informazioni personali e così facendo si finisce per consegnare parte della propria privacy in mano ad estranei. – Occhio perciò!Si deve fare Molta  ma Molta Attenzione!
  • Ci sono poi dei siti che nascondono vere e proprie truffe: come siti di shopping non noti o siti falsi che, identici a quelli veri, si accreditano somme da carte di credito o conti bancari senza poi spedire la merce virtualmente acquistata.
  • Il phishing è ormai molto diffuso e consiste nel creare siti di shopping, di servizi o bancari falsi per rubare password e identità digitali; quest’attacco informatico funziona tramite un messaggio che può arrivare in diversi modi. L’unico modo per non rimanere intrappolati in questo tunnel di truffa senza via di fuga è quello di evitare di scrivere password e informazioni private in siti non ufficiali. 
  • Lo spam è la categoria di posta elettronica che comprende messaggi spazzatura e di pubblicità con al loro interno phishing e virus. Al giorno d’oggi ci sono servizi di posta elettronica abbastanza sicuri dotati di anti-spam come Gmail e Outlook.
  • Da segnalare è, inoltre, il fatto che perfino durante in periodo legato alla pandemia, in giro circolano molte fake news e siti di bufale, ossia notizie e video falsi che dobbiamo sapere e imparare a riconoscere per non credere a tutto quello che leggiamo in primis ma anche soprattutto per non divulgarle a nostra volta.
Come risolvere tutto questo e chi può dare un forte contributo per evitare di cadere in tali trappole soprattutto per noi minori? – Una soluzione  esiste. – Solitamente i genitori dovrebbero controllare i cellulari, i computer e i tablet dei propri figli per evitare che chattando con uno sconosciuto possano rivelare informazioni personali come il numero di telefono, l’indirizzo ecc… Uno dei pericoli maggiori infatti è quello che non si può sapere chi stia dietro al monitor. – C’è però un altro enorme pericolo per noi minori che si sta allargano sempre di più. Il cyberbullismo è, secondo me, il pericolo più grave, che è un fenomeno molto diffuso attualmente, infatti si stima che il 34% del bullismo avvenga in rete. A questo proposito vorrei segnalare un fatto avvenuto di recente quando Anna Curcuruto, sovrintendente della Polizia di Stato a Reggio Calabria, ospite in un istituto scolastico, ha tenuto un discorso molto commovente e impressionante su questo comportamento ripetuto nel tempo di violenza nei confronti di soggetti creduti più deboli. Mi hanno colpito alcuni suoi esempi che ha citato riferiti a minori: “l’undicenne Matteo che si è tolta la vita presso una sede di Scout; il diciassettenne Stefano che si è fatto precipitare da un ponte, la sedicenne Amanda che ha bevuto della candeggina perché era vessata continuamente, la quindicenne Eliana che si tolta la vita perché era in forte depressione”. Nel suo intervento la poliziotta ha voluto porre in evidenza di non lasciarsi coinvolgere dai messaggi  e di dare il giusto peso alle notizie che vengono inviate. Proseguendo il suo intervento ha aggiunto: Gli esempi citati devono essere e costituire un forte monito per i minori perché non vengano messe nel dimenticatoio ma noi ce li ricordiamo, li lasciamo al loro trafiletto di cronaca e andiamo oltre: tutto quello che facciamo è mettere un “mi piace”, un “like”, un “fai schifo”, un “non vali niente”. E andiamo oltre e la gente ci muore, la gente si uccide e noi andiamo oltre… E i bambini non sanno neanche allacciarsi le scarpe perché i genitori sono troppo impegnati a dire cattiverie su un gruppo WhatsApp… Ragazzi, quando accendete il telefono, connettetevi con il mondo e soprattutto connettete il cuore. E ricordate, sempre, qualsiasi cosa facciate, adesso e sempre nella vita: “io sono l’altro”».  Spero che quest’articolo vi possa essere stato utile per utilizzare con più consapevolezza i vostri dispositivi elettronici.