della classe II A- Nel corso dell’anno scolastico, la classe II sez. A della Scuola Secondaria di I grado Ammendola De Amicis, ha aderito ad un progetto molto emozionante “L’amico di penna”. Proposto dalla professoressa di Italiano, Amalia Ammirati, il progetto ci permette di comunicare, attraverso uno scambio epistolare, con studenti di un’altra città. L’iniziativa ci ha subito incuriositi ed entusiasmati e il solo sapere di avere la possibilità di condividere pensieri ed emozioni con altri ragazzi, attraverso una lettera, ci ha conquistati immediatamente. Dopo vari contatti tenuti dalla nostra professoressa con alcune scuole, finalmente è stata trovata una classe con lo stesso numero di alunni e subito abbiamo scritto la prima lettera. Per tutelare la nostra privacy, ogni alunno ha scelto uno pseudonimo e, per incuriosire i nostri amici di penna, riguardo alla nostra provenienza, abbiamo fornito numerosi indizi identificativi del nostro territorio, come la presenza di un Vulcano, le bellezze paesaggistiche e i nostri piatti tipici. Successivamente, la prof.ssa Ammirati ha provveduto ad inviare le nostre lettere al docente dell’altra scuola che , a sua volta, le ha distribuite ai propri alunni.
I giorni di attesa sono stati tanti e ogni volta che la professoressa entrava in classe le chiedevamo notizie in merito all’arrivo delle lettere. E’ stata una lunga attesa che, a dire la verità, ha alimentato in noi un’emozione ancora più intensa quando abbiamo ricevuto le lettere di risposta. Infatti, un bel giorno, entrando in classe, trovammo sui banchi la tanto attesa posta. E’ stata una sensazione bellissima poter avere tra le mani quel foglio di carta, spiegarlo, leggerlo e rileggerlo in ogni momento della giornata. Dopo aver decifrato i loro indizi, abbiamo scoperto che ci scrivono dal Piemonte, precisamente dalla bellissima città di Torino. Le passioni e gli interessi condivisi hanno creato un legame speciale, sostenuto dal desiderio di incontrarci appena sarà possibile.
Una corrispondenza “cartacea”, alla quale nessuno di noi, nativi digitali, era abituato; una comunicazione fatta di parole ricercate e scelte, che lasciano trapelare emozioni e sentimenti che il linguaggio dei social network, fatto di slang, sigle e abbreviazioni, non sempre permette di esprimere. Il progetto andrà avanti fino alla fine dell’anno scolastico e, ne siamo certi, procederà con lo stesso entusiasmo e desiderio di approfondire la reciproca conoscenza.