Tanto tempo fa, nel fantastico villaggio di Rainbowland, vivevano degli splendidi unicorni dalla chioma bianca come la neve, gli occhi blu come il mare profondo e dal corno magico e splendente come la stella polare.
Erano creature eleganti, maestose e amorevoli. All’inizio potevano sembrare diffidenti e riservate ma in realtà erano animali giocosi e divertenti.
Gli unicorni popolavano il villaggio da molti secoli e, grazie alla loro presenza, esso divenne un luogo rigoglioso e colorato.
Infatti, con il movimento del loro prezioso corno, riuscivano a cambiare ogni giorno il colore dei fiori e delle piante che sprigionavano fragranze delicate e sempre nuove.
Il capo degli unicorni era Diamante, l’unicorno più bello mai esistito!
Aveva un lungo corno avvolto da una spirale dorata, occhi neri come il velluto e una
lunga e folta criniera color panna.
Alla sua nascita, il mago di Rainbowland, di nome Creone, aveva predetto che sarebbe stato un esemplare unico e raro, dotato di poteri straordinari, in grado di salvare tutti gli abitanti del villaggio da una minaccia che, negli anni successivi, avrebbe messo in pericolo la sopravvivenza delle creature pacifiche di quel luogo.
Un brutto giorno, si presentò nel villaggio un enorme e terrificante orco. Aveva un solo occhio rosso come la lava, un volto deforme, denti affilati come coltelli, gambe arcuate e braccia con muscoli duri come l’acciaio. Si chiamava Grigiorbo.
Era giunto a Rainbowland dal vicino regno di Terribilia per distruggerlo e annientare i meravigliosi unicorni. Senza incontrare ostacoli, riuscì a trasformare i fiori e la vegetazione in grigie e maleodoranti piante carnivore.
Vista la situazione, Diamante decise di intervenire con coraggio e di affrontare il nemico. Tra i due si scatenò un combattimento senza esclusione di colpi. Diaante gli disse: “Grigiorbo allontanati dalla mia terra, vattene via!” Lui non lo ascoltò e lanciò un urlo terrificante. Poi lo afferrò per la criniera e lo gettò a terra. Diamante stava per essere sconfitto, quando a un tratto riprese le forze, avanzò lesto e fiero in direzione di Grigiorbo e gli puntò il corno dritto verso il petto: un bagliore accecante avvolse l’orco che si trasformò in una creatura simile a un ranocchio gracidante.
A Grigiorbo non restò altra scelta che fuggire il più lontano possibile dal villaggio per cercare riparo in un posto buio e tetro, distante da quelle meravigliose creature che lo avevano sconfitto.
La natura riprese i suoi colori e il suo splendore e da allora gli unicorni vissero per sempre in pace e armonia.
di G.L. – 1 E