Dei bambini della IV B –XXI Aprile – E’ appena finita la ricreazione, ci sistemiamo nei banchi per riprendere le nostre attività, siamo a scuola; è una mattina come tante ma le maestre e Rocco sono intenti a stabilire un collegamento su Classroom.
I primi dieci minuti passano velocemente nel tentativo di superare problemi tecnici! Finalmente audio e video decidono di funzionare come si deve!
Così appare magicamente la nonna di Giorgio!
Ha accanto a sé il suo visir e così insieme, uno accanto all’altra, Giorgio e nonna Liliana, egittologa, ci accompagnano in un mondo magico e affascinante.
Percorriamo il fiume Nilo, lungo 6800 km e ci avviciniamo alla foce prima che si tuffi nel Mediterraneo. Così scopriamo Menfi e le sue piramidi, e poi più a sud Tebe e le sue tombe sotto le rocce del deserto.
Le immagini che scorrono sulla Lim ci fanno conoscere la madre di tutte le piramidi, quella del faraone Djoser e poi i maestosi monumenti funerari di Cheope, Chefren e Micerino. Scoprire che la piramide di Cheope potrebbe contenere la basilica di San Pietro e metà del suo colonnato ci dà la dimensione della sua immensità!
Ma all’improvviso perdiamo la connessione con nonna Liliana e ci troviamo in compagnia di Tut Ankh Amon in persona!
Da questo momento è lui che ci racconta delle tombe sulla riva sinistra del fiume, dei suoi trucchi negli occhi con il Kohl per tenere lontane le mosche e della sua brevissima vita.
Ci accompagna virtualmente nella sua tomba e scopriamo meraviglie! 6000 oggetti tutti per lui…una casa per l’eternità!
Tra banchetti con mummie di carne, sandali dorati con copri dita perfette e a sua disposizione quattro senet per giocare e divertirsi… ce lo immaginiamo così, Tut Ahn Khamon.
Sì, lo vediamo intento nelle sue attività di gran faraone che ogni tanto magari pensa a tutti quei bambini come noi che a distanza di secoli si lasciano ancora affascinare dai suoi racconti e magari sorride felice, grato al suo scopritore Carter e a nonna Liliana che con tanta passione ce lo ha raccontato.