In una mattina d’estate nacque una fata di nome Emma. Emma, anche se era una fata, non aveva poteri, quindi era come una bambina umana. Quando diventò grandicella andò a scuola di magia. Il primo giorno di scuola Emma era super-assetata, così decise di bere… Però inciampò, e tutta l’acqua cadde su una fata antipatica, di nome Veronica.
Veronica: «Ma sei STUPIDA! Come ti sei permessa di rovinare il mio nuovo vestito?»
Emma: «Scusa, te lo ricompro!»
Veronica: « Ricomprarlo? Era un pezzo UNICO! Se mai, me lo fai con uno schiocco di dita! Sei una fata, no? Non te lo ricordi?»
Emma: « Ma io non lo posso fare!»
Veronica: «Perché?»
Emma: «Perché non sono una vera e propria fata!»
Veronica se ne andò con un sorrisetto, insieme al gruppetto delle sue amiche, che la circondavano.
Finita la giornata di scuola, Emma se ne tornò a casa un po’ triste. La signora Bianca, sua madre, notò che la figlia era un po’ giù, così decise di distrarla con un gioco divertente che facevano quando Emma era triste. Dopo il gioco Emma non ricordò più quello che era successo a scuola e andò a letto senza pensieri.
La mattina dopo, Veronica si comportò di nuovo male nei confronti di Emma, che decise quindi di parlarne con la sua insegnante preferita, di nome Melissa.
Emma: «Maestra…»
Melissa: «Si?»
Emma: «Veronica si comporta male nei miei confronti, perché sono diversa da tutte le altre fate!»
Melissa: «Non sei diversa, sei speciale!»
Emma: «Grazie, maestra, anche tu sei speciale per me!»
Emma questa volta tornò a casa molto contenta! Sua madre era felice per lei. Passarono molti anni, Emma diventò una bellissima ragazza. Un giorno la colpì un fulmine e così…EBBE FINALMENTE I POTERI DI FATA!
Quando finì la scuola di magia, si sposò ed ebbe una figlia che chiamò Angelica. Sarebbe diventata una fatina anche lei?
(Serena Manghisi – Emanuela Nucci – classe 1^A )