//L’amicizia prima di tutto

L’amicizia prima di tutto

di | 2021-12-22T16:09:55+01:00 22-12-2021 16:09|Alboscuole|0 Commenti
L’amicizia prima di tutto A Eximietas è arrivato un nuovo insegnante di geografia e tutti gli studenti sono terrorizzati: a chi è venuto in mente di assumerlo? Eˋ un’altra delle strane cose che stanno succedendo nella scuola negli ultimi tempi. Eˋ reduce da un’operazione delicata, dicono, ed è avvolto nelle bende come una mummia; nessuno è riuscito a capire se sia maschio o femmina perché non parla mai, comunica solo scrivendo alla lavagna. Barbara lo chiama Mummy e si prende gioco di lei (o di lui), durante l’ora di geografia non fa che combinare scherzi e scommette con gli amici che prima o poi toglierà le bende a Mummy per vedere come è fatta (o fatto). Solo che un giorno, durante la lezione, Mummy le passa un biglietto mentre gli altri sono distratti: “So che cosa hai fatto…So che cosa sei… Lo dirò a tutti se non smetterai di prendermi in giro e non farai quello che ti ordino”. Barbara sa che un ricatto simile è sleale per un insegnante ma è terrorizzata e da quel momento diventa il burattino di Mummy che trama piani oscuri e sta per mettere in pericolo la scuola.     -Vieni con noi alla lezione del professor Fiamma? – chiede entusiasta Nicole alla sua amica Barbara al termine dell’ora di geografia – Oggi ci porterà sul cratere del vulcano! Edificata proprio sulle pendici del vulcano per consentire agli allievi di avvicinarsi il più possibile al cratere e poter imparare la magia del fuoco, l’antica e prestigiosa scuola Eximietas è protetta da uno scudo indistruttibile ed invisibile che la tiene al sicuro dalle eruzioni. Nessuno può accedere all’edificio se non viene autorizzato dalla preside Bencivenga che fornisce degli occhiali speciali capaci di mostrare una scalinata per raggiungere la scuola. Barbara non riesce nemmeno a rispondere all’amica: ciò che le è appena successo con Mummy la getta nel più profondo sconforto e la fa sentire impotente, triste e sola. Scuote il capo e, davanti agli sguardi interrogativi e sospettosi dei compagni, lascia l’aula. Spostando la carrozzina, che rappresenta ormai da anni il suo personale mezzo di trasporto anche aereo (la carrozzina ha il potere di volare), Alessandro si avvicina a Nicole e Claudio, i migliori amici di Barbara, ed afferma preoccupato: -Ragazzi, Barbara ha bisogno di aiuto. L’inquietante ragazzo- ombra passa proprio in quell’istante. Ha il corpo formato da due parti e una di queste è solo ombra. Tutti i bambini della scuola lo temono e lo evitano. I tre amici, anche loro intimoriti, lo osservano mentre si allontana. Intanto Barbara torna nella sua stanza e trova sul letto un altro biglietto da parte di Mummy dove è scritto “vai nell’ufficio della preside a cercare la chiave della teca del museo e portamela nel sotterraneo”. La bambina è sempre più angosciata. Come può uscire da questa situazione? Peccato che il suo potere di mimetizzarsi, conferitole dall’ orecchino di perla, duri solo dieci minuti! Per ora non vede altra scelta se non quella di obbedire al suo insegnante di geografia. Esce dalla stanza, passa davanti all’aula del professor Animalus che spiega agli animali come comportarsi con i bambini, davanti ai laboratori dei professori che insegnano magia dell’acqua, dell’aria e della terra, davanti alla stanza antigravitazionale ed arriva nei pressi dell’ufficio della preside. Uno hobbit, con la sua scopa magica che pulisce a comando, ha appena finito di spazzare il corridoio e si allontana. Barbara bussa per accertarsi che non ci sia nessuno in presidenza, entra e comincia a cercare la chiave dappertutto, ma invano. Sta per desistere, quando scorge, sulla scrivania, una pianta carnivora i cui petali si aprono solo se lei si allontana. La chiave è proprio lì. Barbara allora si mimetizza con la lampada e prende la chiave, ma sente dei passi e delle voci. Fa appena in tempo a mimetizzarsi di nuovo con la tenda che entrano la preside ed i suoi amici Alessandro, Claudio e Nicole. Sono stati convocati per ricevere l’incarico di fare quella notte la guardia al museo: una volta al mese gli allievi hanno il compito di sorvegliare la stanza con gli oggetti più antichi e preziosi della scuola. I ragazzi accettano ed escono insieme alla preside. Dopo un po’ anche Barbara si decide ad uscire. Ma, appena mette piede nel corridoio, i suoi tre amici la accerchiano: in presidenza hanno visto la luce del suo orecchino che si illumina ogni volta che lei si mimetizza. -Cosa ti succede, Barbara? Cosa ci facevi nell’ufficio della preside? Sai che puoi fidarti di noi – le dice Claudio. Eˋ il più basso dei tre ed ha un casco di capelli castani e ricci dove abita da tre anni un minuscolo elfo, Memorino, che ha il compito di ricordargli le cose, ma mai durante le verifiche. -Mi dovete lasciare in pace! –urla allora la bambina correndo via ed urtando contro il ragazzo-ombra che passa proprio in quel momento. I suoi amici non si rassegnano e la seguono senza farsi scoprire. Barbara va nel sotterraneo dove c’è Mummy ad aspettarla. I ragazzi sono sorpresi, non capiscono. Claudio riesce a vedere la password che Mummy usa per entrare nella sua stanza e la suggerisce all’elfo. Si mette poi ad origliare, ma invano: Mummy non parla. I tre decidono allora di andare nella stanza di Barbara per trovare qualche possibile indizio che possa aiutarli a capire cosa stia succedendo. Non è un problema entrare visto che conoscono la password per accedere. Rovistano dappertutto, ma non trovano nulla. Stanno per uscire quando, nel cestino della carta, vedono pezzi di un biglietto scritto con una grafia che riconoscono bene: è l’inconfondibile scrittura del professore di geografia, Mummy. Raccolgono i pezzi di carta ed escono velocemente dalla stanza prima che torni Barbara. -Ci aspetta un puzzle da fare- comunica Claudio a Nicole rimasta fuori a fare il palo. Intravedono di nuovo il ragazzo-ombra che, non si sa perché, si trova sempre nelle loro vicinanze, ma i tre lo ignorano. Si riuniscono nella stanza di Alessandro e cercano di mettere insieme i pezzi. Non è facile, perché sono piccoli ed i messaggi sono due. Claudio non ci prova nemmeno: è dislessico e per lui sarebbe troppo complicato, ma Nicole ha vinto il primo premio nel campionato di puzzle organizzato dalla preside e riesce a riordinare in poco tempo le tessere e a leggere i due messaggi. -Che significa tutto questo? Cos’ha fatto Barbara di tanto grave? E perché Mummy vuole la chiave della teca? – chiede Nicole più a se stessa che agli altri. – Non sappiamo nulla, ma Barbara è una nostra amica, non possiamo abbandonarla- dice Alessandro. -Nella teca c’è un minerale- afferma Claudio – Cosa dovrà farci il professore di geografia? -Dobbiamo entrare nella camera di Mummy per cercare di scoprirlo- sostiene con decisione Alessandro girando le ruote della carrozzina per uscire dalla stanza. -Ora? –chiede sorpresa Nicole che, dei tre, è la più fifona. -Certo! Il professore sta facendo lezione e non rientrerà – aggiunge Alessandro che si avvia verso il sotterraneo con la sua carrozzina, seguito dagli altri due. Inseriscono la password alla porta per entrare. La camera di Mummy non sembra avere nulla di particolare a parte un libro aperto sulla scrivania dal titolo “Il potere dei cinque minerali” ed un braccialetto con quattro pietre incastonate, dentro una scatolina verde su cui è scritto “vietato bagnare”. -Che bel bracciale! – esclama Nicole afferrando il gioiello ed osservandolo con ammirazione- Peccato che manchi una pietra! Ma cosa c’è scritto qui sotto? Mentre Alessandro e Claudio si avvicinano all’amica, si sente un fruscio provenire da sotto il letto. Si girano tutti e tre contemporaneamente. Vedono una iena che mostra le sue mascelle potenti. Eˋ il momento di scappare, ma prima danno un’occhiata alla scritta sul bracciale: è indecifrabile, ci sono segni che sembrano lettere, ma non si capiscono proprio. -Ho difficoltà a leggere l’italiano, figuriamoci questo strano alfabeto! – esclama Claudio chiedendo l’intervento del suo piccolo amico elfo per memorizzare il messaggio. E prima che la iena si scagli contro di loro, lasciano la stanza. -In biblioteca ho visto il libro degli alfabeti! –esclama Alessandro, amante della lettura- Dobbiamo andare a consultarlo. E si precipita con la sua velocissima carrozzina, seguito sempre dai suoi amici. Lungo il percorso incrociano di nuovo il ragazzo-ombra, ma non ci fanno caso: hanno una missione troppo importante da svolgere. -Trovato! – esclama soddisfatto Alessandro che riesce ad individuare l’alfabeto che gli interessa- Il messaggio dice: “Se le cinque pietre troverai, il potere di un dio tu avrai”. -Quindi probabilmente la quinta pietra del bracciale di Mummy è quella della teca del museo! – dichiara Claudio che è dislessico, ma molto intelligente. -E avrà obbligato Barbara a rubarla – aggiunge Alessandro- Se siamo fortunati, verrà questa notte stessa e troverà noi come guardie. Infatti, alle due, Barbara arriva con circospezione al museo, ma gli amici la bloccano subito. –Ora ci racconti tutta la verità- le dicono –altrimenti non ti lasciamo andare. Barbara piangendo confessa che non merita di frequentare quella scuola, perché, nell’esame di ammissione, ha copiato il compito di matematica ad una compagna e Mummy, che ha installato in ogni aula una minuscola telecamera, ha visto tutto. Ed ora è costretta a rubare la pietra della teca che lo renderà potente e invincibile. -Non sarai brava in matematica, ma hai tanti altri talenti- le dice Nicole. -E in ogni caso si può sempre rimediare agli errori- aggiunge Alessandro. -Non sei sola, ti aiuteremo noi- afferma Claudio e tutti e tre la abbracciano forte. -Tieni, portagli questa pietra! Eˋ finta, ma lui non lo sa- dice Alessandro a Barbara- al resto ci pensiamo noi. Il ragazzo-ombra, nascosto in un angolo, vede e sente tutto. Mentre i tre amici pianificano le loro azioni, sentono suonare l’allarme antincendio. – Cosa succede? Salite sulla mia carrozzina, si vola! – esclama allora Alessandro senza perdersi d’animo volando in direzione del giardino dove si trovano anche gli altri abitanti della scuola, compreso Mummy. -Aqua, aqua degressuram esse! – urla allora il professor Acqua. Un grosso nuvolone si ferma sul giardino della scuola ed inizia a piovere a dirotto. Le bende che ricoprono il corpo di Mummy si bagnano e si sciolgono e tutti possono vedere il suo vero volto. Mummy allora cerca di azionare il braccialetto, ma è completamente fradicio e non funziona. -Mi ricordo bene di te – urla allora la preside avvicinandosi a lui- qualche anno fa fosti espulso dalla scuola per gravi comportamenti sleali! E mentre tutti gli allievi accerchiano Mummy, il professor Acqua, indicando il ragazzo-ombra, esclama: – Ringraziamo Giacomo, è stato lui a suonare l’allarme e ad avvisarmi. I tre amici e Barbara si avvicinano al ragazzino. –La tua parte di ombra ci spaventava e ti abbiamo giudicato male- dice Alessandro- ma ognuno di noi ha un’ombra dentro di sé. Perdonaci. -Preside, anch’io sono stata sleale- confessa allora Barbara, ma i suoi tre amici la interrompono subito. –Non si preoccupi, preside! Lei ha solo bisogno di ripetizioni di matematica!   IV B Scuola Primaria “Principe di Piemonte”- IC Umberto I^ Lanciano