Michele Capozzo – C’era una volta un ragazzo di nome Manuele, un ragazzo alto 1,80, biondo, occhi azzurri e carnagione chiara. Manuele, però, è un ragazzo disabile, sta su una sedia a rotelle a causa di un problema alle sue gambe. Manuele ha 13 anni e frequenta la terza media e nessuno della sua classe lo accetta tranne il suo miglior amico Davide che sta con lui tutto il tempo. Mangiano insieme, giocano insieme, studiano insieme e, a volte, dormono insieme.
Un giorno mentre i due facevano una passeggiata, incontrano una signora che li ferma e dice a Manuele: << Ragazzo, rivuoi le tue gambe sane?>>
Manuele stupito risponde: << Magari! >>
<<Io mi chiamo Anna , ho 60 anni, sono una fisioterapista e ti posso dire che guarire le tue gambe non è impossibile! Vieni a casa mia e vedrai. Ti aspetto alle 17:00.
La casa è qui vicino, dietro questo palazzo >>. Manuele non sa che fare, ma alla fine ci va da solo. La casa della signora sembra inquietante da fuori perché cade a pezzi e sembra abbandonata. Ad un tratto, mentre Manuele cerca di entrare, dalla finestra vede uscire la signora che, incredibilmente, sta volando.
Guardandolo gli dice: <<Tieni questo cappello, se tu lo indossi riavrai le tue gambe!>>.
Manuele lo indossa e riesce a usare le sue gambe. Incredulo piange, ma quando torna a casa e a scuola nessuno si ricorda di lui.
A quel punto Manuele torna a casa dell’anziana e le chiede: << Come mai nessuno si ricorda di me?>>
La signora ridendo gli risponde: << Avevo dimenticato di avvisarti che nessuno si sarebbe ricordato di te, comunque se vuoi, puoi ridarmi il cappello e tutto tornerà com’era prima >>.
Manuele senza pensarci dà il cappello alla signora e ritorna sulla sedia a rotelle. Ma appena sta per andarsene la signora volando lo ferma: << Non pensare che tutto sia così semplice, chi non apprezza i miei favori dovrà superare una prova per andarsene e se non la supererà morirà. Se vuoi, puoi usare il cappello, visto che non ti reggi in piedi, disabile. Ah, ah, ah! >>
Manuele senza paura replica: << Saranno proprio queste gambe a farmi superare la prova, forza, cominciamo!>>
La prova consiste nel superare, correndo, gli ostacoli posti davanti la signora. Nessuno era riuscito a superare tale prova.
Quando inizia la prova Manuele, senza farsi notare, si attacca con le ruote della sedia al vestito della signora e quando questa inizia a volare, lui si lancia verso il traguardo e le dice: <<Sarò anche disabile, ma il cervello non mi manca>>.