di DIANA ILIESCU – Da quest’anno ha preso avvio al “San Benedetto” il Progetto “Tutti in acqua”. Al momento sono coinvolti sette alunni con disabilità importanti e che seguono una programmazione differenziata. L’attività si svolge il mercoledì mattina presso il Centro Sportivo Finestra dove i ragazzi sono condotti, con il pulmino della scuola, da Anselmo Macaro e dalla prof Nellina Zaccheo, promotrice e responsabile del Progetto.
Come il “Bar di Marco”, anche “Tutti in acqua” sta molto a cuore alla prof Zaccheo. “Il lavoro che sto cercando di fare con questi ragazzi è quello del raggiungimento dell’autonomia sociale e personale.” spiega la prof “Molti di loro non hanno alcun tipo di coordinazione motoria, non svolgono alcuna attività fisica nel pomeriggio. Vedere la piscina, che tra l’altro è molto bella, è stato come entrare in un altro mondo. Per questi studenti l’appuntamento del mercoledì è una vera trasferta. Passare dall’ambiente scolastico a una piscina è qualcosa di completamente nuovo ed entusiasmante. In acqua sono rilassati e tranquilli. Vengono coinvolti in attività ludiche che prevedono anche l’utilizzo di varie attrezzature messe a disposizione dalla piscina. Alcuni sanno nuotare, altri no. Questo non è un problema in quanto nella corsia utilizzata per le attività si tocca sempre. In acqua scendiamo io, Anselmo e l’assistente Myriam Ciaramella. Una nuova risorsa sarà l’assistente Monica Palazzo, che ha il brevetto di nuoto e che darà indicazioni ancora più specifiche sulle attività in acqua. C’è anche un assistente bagnante del Centro sportivo che rimane fuori dall’acqua e che fornisce le istruzioni tecniche necessarie a svolgere in modo corretto gli esercizi proposti ai ragazzi. Voglio precisare che non si tratta di un corso di nuoto ma di attività motoria. Molti ragazzi non hanno un’autonomia personale piena e vanno aiutati ad asciugarsi, stimolati a velocizzarsi nella vestizione. Proprio per questo il progetto è importante, perché è volto al raggiungimento della massima autonomia personale e sociale per i nostri studenti. Questi si trovano a contatto con persone diverse rispetto al contesto a cui sono abituati. Devono confrontarsi con il personale del Centro sportivo, rispettare i turni e le regole all’interno della piscina.
Tutti in acqua è un progetto nato e pensato per questo tipo di alunni e credo sia di grande valenza e di aiuto al raggiungimento degli obiettivi di autonomia”.