Il Surf

di | 2021-05-07T09:43:30+02:00 7-5-2021 8:14|Alboscuole|0 Commenti
di Sebastiano Ugo Chiozzotto Pradolin,  Classe 1^ C. –  Cari lettori, gli sport sono tutti belli anche se alcuni di essi registrano molti più praticanti e fan rispetto ad altri. Oggi, in questo mio articolo, descriverò uno di essi che ha visto un numero, non soltanto di sportivi,  sempre più crescente negli ultimi tempi. Per cominciare vorrei esprimere il mio modesto parere perché il surf per molti può essere uno sport banale ma in realtà non è così perché essere in balia delle onde o sapere controllare l’onda stessa è una cosa eccezionale. Comunque, come ogni sport, il surf ha un lato nascosto e cioè ha un alto grado di pericolosità. Questo sport è quello che, forse più di tutti gli altri, prima di vivere al meglio l’onda si deve patire dalle basi perchè altrimenti si può rischiare di perdere parti del proprio corpo o addirittura si può perdere direttamente la vita. Ecco alcuni consigli utili. Per iniziare bisogna partire dalle basi e cioè non si deve andare direttamente in acqua ma si deve iniziare da fermi sulla sabbia con i movimenti giusti nell’alzarsi in piedi e incominciare a collocare bene i piedi sulla tavola, poi nel fare esercizi per l’equilibrio e per ultimo ne metto uno personale che è anche quello che raccomandano i più grandi maestri e cioè osservare i più bravi perché osservare certe volte serve più di allenarsi. Per esempio si può andare su you tube e cercare surfisti professionisti oppure se capita l’occasione guardare direttamente nelle vicinanze di voi per vedere se c’è qualcuno di bravo che lo sta facendo. Per quanto riguarda la tavola essa può essere shortboard o longboard, di polistirolo di schiuma lavorata, di legno e di vetro-resina. Per iniziare si usa prima quella in polistirolo e poi quella in schiuma, in legno e infine in vetro resina. Per precisare, la scelta tra long e short essa dipende da che tipo di surf si intende fare. Per le onde grandi si devono utilizzare quelle long mentre per le onde piccole e medie si devono invece usare le short. La velocità cambia a seconda dello spessore della tavola, infatti più è spessa  e più si è veloci. C’è anche da dire che la manovrabilità cambia in funzione delle pinne che più ce ne sono e meglio è; poi anche dal pad che è un antiscivolo diciamo che lo si mette a poppa della tavola per fare le manovre più difficili, infatti viene messo sopratutto nelle tavole di legno. La tavola può rovinarsi con le basse e le alte temperature  del mare infatti si mette il wax che è una speciale cera che è apposita per non farle rovinare. La punta può  essere dritta o rialzata e se è anche più rialzata è meglio  perché è più  manovrabile. Per concludere un mio personale consiglio: cercate di provarlo almeno una volta nella vita perché vi sembrerà di VOLARE!