Di Roberta Petruzzelli – classe I sez. I
Nella città di Wuhan, una città che si trova nella Cina centrale e che ha circa 11,08 milioni di abitanti, vivono tutti felici e sereni. Un giorno arriva in città un pipistrello e va a salutare tutti, presentandosi e abbracciandoli. Il suo nome è Coronavirus.
Il giorno dopo il suo arrivo, tutte le persone che aveva salutato si sentono male: hanno difficoltà respiratorie, tosse e febbre; in alcuni casi hanno bisogno di essere intubati.
Nessuno però capisce il motivo di questa epidemia, finchè una scimmia scienziata si ricorda del pipistrello e pensa che può essere stato lui.
Un giorno il pipistrello, mentre svolazza per la città, nota che le persone si allontanano e lo schivano, così Coronavirus capisce che qualcosa non va, quando incontra un poliziotto che gli dice: ” Ehi! Ma dove credi di andare piccolo mostriciattolo, ad infettare la gente?”
A questo punto il pipistrello capito il problema, se ne va piagnucolando nella sua tana, dove all’improvviso arrivano dei supereroi : Mascherina, Igienizzante e Manuale delle Regole.
Tutti fieri e sicuri gli dicono:” Non preoccuparti, adesso risolviamo tutto noi! Basta far spalmare una bella dose di igienizzante a tutti e far indossare le mascherine ogni volta che si esce; inoltre ora ti leggiamo il nostro manuale delle regole”.
Il pipistrello triste: “Va bene! ma fate in fretta perché io non voglio essere considerato colui che trasmette malattie”.
I supereroi chiariscono: “Le regole sono dei nostri paesi, Francia e Inghilterra, perché lì questa pandemia si è già divulgata; non sappiamo quello che puoi capire e in ogni caso te lo traduciamo noi.”
Il pipistrello risponde che comprende bene le altre lingue e così iniziano con quelle in francese:
-Lavez vos mains fréquemment
– evitez de toucher vos yeux, votre bouche
– restez à la maison en cas de malaise ou fatigues.
Per passare all’ inglese :
-Take your temperature every day
-Stay at home
-keep distance from each other
-don’t hug
Una volta finite le regole, i dispositivi dicono al pipistrello: “ Nelle nostre città gli scienziati hanno scoperto che cosa è questa malattia contagiosa e pare che sia denominata “Covid 19”, un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con i droplets, ovvero delle goccioline emesse quando parliamo, starnutiamo o tossiamo; viene anche definita “Pandemia” cioè un’epidemia che si diffonde rapidamente”.
Così il pipistrello li ringrazia infinitamente e comincia a mettere in atto tutte queste regole.
Il virus però si diffonde sempre di più nel suo corpo e così va in ospedale.
Quando esce finalmente dopo un mese canta tutto vittorioso l’Inno alla gioia di Beethoven “Gioia, vaga eccelsa luce, scesa dall’Eliso a noi, ebri il nostro ardor ne adduce, Diva, ai sacri altari tuoi” e continua a svolazzare nell’aria.
La favola ci insegna che non dobbiamo mai arrenderci perché ad ogni problema si trova la soluzione.