di Bocccato Franco e Mazzuccato Leonardo Classe 2^ B . – Cari lettori, come certamente saprete lo scorso 22 aprile è stata la ‘Giornata della Terra’ un argomento piuttosto sensibile soprattutto per tutti noi ragazzi tanto che ci è sembrato molto ragionevole scrivere quest’articolo. Non passa ormai giorno che non si parli dei cambiamenti climatici, di inquinamento, e degli effetti devastanti di prodotti che contengono CFC o plastica che ormai stanno devastando l’intero pianeta. Durante l’anno è stato scelto proprio il 22 aprile come giorno commemorativo per ricordare quello che sta realmente succedendo per mettere in evidenza la criticità della grave situazione in cui versa la Terra. Questa celebrazione è stata istituita in America nel lontano 1971 ed ha l’obbiettivo di far capire alle persone che quello dell’inquinamento è uno dei problemi più grossi della storia dell’umanità e che, se non si cambia in fretta comportamenti produttivi e atteggiamenti di consumo, non ci sarà più nulla da fare. Per far capire tali dinamiche, oltre alle proteste dell’attivista adolescente svedese Greta Thunberg che da qualche anno cerca di far capire, attraverso i suoi slogan di sciopero che unisce tutti gli studenti, ai potenti Capi di Stato che la situazione del pianeta è veramente drammatica, ci sono anche miriadi di persone che sono coinvolte nella campagna di sensibilizzazione contro l’emissioni globali di gas serra. Tra queste ci sono tantissimi importanti VIP e politici, tra cui il nostro Presidente del Consiglio Mario Draghi e addirittura anche nientemeno Joe Biden, il Presidente degli Stati Uniti d’America. Quest’ultimo ha parlato molto dell’argomento ed ha dichiarato di voler attuare misure più efficienti rivolte a dimezzare l’emissione dei gas serra entro il 2030 e che vuole fare in modo che gli Stati Uniti diventino a “consumo 0” entro il 2050 per arrivare ad avere metà del parco-macchine che dovrà essere con motori elettrici. Il Presidente Mario Draghi ha affrontato tale argomento dichiarando che presto si dovrà mettere in campo una nuova economia che dovrà attuare una digitalizzazione e transizione 4.0 che preveda di costituire delle società resilienti, incentivare la transizione ecologica basata su di un’economia circolare che dovrà essere più efficiente negli interventi sulle risorse sia della filiera agricola che dell’acqua in quanto si dovrà avere maggior attenzione rivolta ai parametri terra/acqua/cielo, tutto questo per garantire una migliore sostenibilità ambientale. Su questo delicato argomento è anche intervenuto il Segretario Generale del partito Comunista Cinese Xi Jiping ed ha dichiarato che la Cina dovrà allinearsi ai parametri stabiliti nell’Accordo di Parigi del 2015 che appunto prevede, secondo la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la riduzione del picco delle emissioni dei gas di scarico entro il 2030 per arrivare a quello totale proposto per il 2060. Anche Papa Francesco ha detto nel Summit dedicato al clima che i potenti della Terra dicano sempre la verità e in più che non si può più aspettare perché le catastrofi ambientali sono già in atto e che non c’è più tempo perché si è arrivati al limite.