//8 Marzo: un giorno per riflettere, una quotidianità da vivere

8 Marzo: un giorno per riflettere, una quotidianità da vivere

di | 2021-03-08T19:32:11+01:00 8-3-2021 19:21|Alboscuole|0 Commenti
La <<Giornata internazionale dei diritti della donna>>, come ben sappiamo, ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in molte parti del mondo. La celebrazione della donna nel 2021: quest’anno sarà un giorno forse meno commemorato pubblicamente, in quanto gli altri anni noi donne potevamo uscire anche per una semplice pizza invece quest’anno, per la nota situazione della pandemia, ci è impossibile. Ma in fondo siamo consapevoli che andare solo questo giorno non cambierà molto. La donna va sempre amata e soprattutto deve essere lei per prima ad amare se stessa!  Con il CoronaVirus non cambia nulla, comunque questo giorno viene ricordato ed è questo quel che conta. Anzi in questo periodo sono aumentate le violenze causate da questa convivenza forzata, è aumentato l’isolamento della donna e la difficoltà di poter chiedere aiuto. Le attività per contrastare la violenza sulle donne si sono dovute adeguare a quello che stiamo vivendo.  Molte ragazze non hanno il coraggio di reagire. Reagire mentre ti stanno molestando non è semplice, non riesci ad opporre resistenza perché rimani pietrificata. Non riesci a parlare, a muoverti soprattutto quando ti viene fatto da chi non te l’aspetti. Non dobbiamo vergognarci quando ci viene fatto. Insieme possiamo anzi dobbiamo farci forza per denunciare.  Questa giornata non solo serve a ricordarci tutte le battaglie e le conquiste che il genere femminile ha portato a segno, ma anche le discriminazioni di cui ancora oggi è spesso vittima. Nell’avvicinarsi di tale ricorrenza abbiamo avuto l’occasione di discuterne con i nostri coetanei. Ci siamo rese conto che ci sono dei pareri diversi e, talvolta, contrastanti. E’, infatti, emerso che in questa giornata le donne vengono messe al centro dell’attenzione e devono sentirsi importanti ma non è la festa della donna. E’un giorno che vogliamo chiamare “festa”, sebbene sappiamo che è una riflessione ma vogliamo celebrarlo ognuna nel modo che riteniamo più utile e più vicino alle nostre esigenze, anche con piccoli gesti che rappresentano un universo femminile ma che non potrà mai essere racchiuso in uno stereotipo. E’ diventata nel tempo una liturgia annuale in cui le donne vengono omaggiate con fiori e cioccolatini. Si evidenzia la posizione laterale della donna. Continuare a considerare le donne delle presenze eccezionali, da destinare al piedistallo o a cui regalare solo fiori non fa che alimentare il fraintendimento che è alla base delle discriminazioni. A che serve se poi si continua a giudicare la donna in base alla lunghezza della gonna, a sentirsi un gradino più in alto, ad essere considerate di loro proprietà? Quest’anno la celebreremo in un modo differente ma possiamo partecipare, anche online, a molte iniziative. È importante ricordare perché celebriamo questo giorno così speciale. Spesso essere donna non è semplice ma la consapevolezza che negli ultimi anni si sono superati tanti ostacoli, tante discriminazioni, tante disuguaglianze ci rendono orgogliose di essere donna. Ovviamente noi pensiamo che la vera celebrazione della donna sarà solo quando non ci saranno più donne uccise, picchiate e quando ci sarà finalmente la parità dei sessi. Noi dobbiamo continuare a lottare per i nostri diritti, per la nostra indipendenza e per la nostra libertà. Non lasciamoci mai sottomettere da un uomo. E voi uomini, non continuate a regalarci fiori se non considerate uno schiaffo una violenza o se non siete in grado di amare una donna, se la insultate o la minacciate. Siamo donne da far invidia, non pena. Auguri a noi e alla nostra immensa forza. GIOVANNA ISTRIA, ROSA GALLUCCIO, ANNAPIA SALIS   (4^C)