a cura di Gloria Michelotti – classe IV/A – scuola Primaria – plesso Giovanni XXIII –
Ho intervistato la mia mamma per costruire questo testo.
La mia mamma non fa un lavoro dipendente: è a capo di un’azienda.
Svolge un lavoro di progettazione in ufficio, quindi non è un lavoro pesante.
Lei ha lavorato fino al giorno prima della mia nascita e quella dei miei fratelli.
Il rientro al lavoro è stato abbastanza rapido anche perché c’era mia nonna casalinga che l’aiutava a tenere me e i miei fratelli.
La mia mamma ritiene che non sia facile conciliare il lavoro con la famiglia, ma una soluzione potrebbe essere un lavoro part-time, cioè lavorare quando i figli vanno a scuola e stare con loro quando rientrano.
Lei lavora anche di Sabato e certe volte la Domenica anche se preferirebbe stare di più con la famiglia.
Qualche volta vado con lei al lavoro, così le sto più vicino.
Il mio papà non è stato con la mia mamma dopo il parto perché c’era la nonna che l’aiutava.
Mia nonna, quando era giovane, è stata estetista e maglierista e poi, quando è nata la mia mamma, ha fatto la casalinga.
Il suo “lavoro” è aumentato quando siamo nati noi, ma non si è mai lamentata perché è molto felice di fare la nonna.
Le donne del passato avevano comunque, di riposo, due mesi prima e tre mesi dopo il parto.
Loro svolgevano lavori più pesanti nelle fabbriche.
L’8 Marzo del 1908, a New York, diciannove donne morirono in un incendio scoppiato nella fabbrica dove erano state rinchiuse dal padrone per non far passare i dirigenti sindacali.
Dopo questo accaduto la maggior parte delle donne si ribellò per avere i diritti.