- se c’è un parcheggio riservato non deve essere “invaso” da chi non ne ha diritto;
- se c’è una fila o un ordine di precedenza riservato, non bisogna fare i furbi e passare avanti quando non si ha diritto.
di Redazione Jr. (scuola primaria “S.B.Platani”) – Il 3 Dicembre ricorre il 37° anniversario della Giornata Internazionale delle persone con disabilità.
Infatti, questa giornata, è stata proclamata nel 1981 con lo scopo di promuovere i diritti e il benessere dei disabili, perché solo così è possibile garantire un rapido cammino verso l’inclusione e e l’eliminazione delle disuguaglianze. Dopo decenni di lavori e dibattiti delle Nazioni Unite, la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (2006) ha rafforzato il concetto di promozione dei diritti e del benessere delle persone con disabilità, ribadendo e sottolineando il principio di uguaglianza e la necessità di garantire a tutti piena ed effettiva partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società. In tutto il mondo le persone con disabilità sono un miliardo, circa il 15% della popolazione. Circa l’80% di loro vive nei Paesi del Sud del mondo e per loro la vita può essere molto difficile: per gli adulti trovare un lavoro è quasi impossibile e per i bambini andare a scuola è spesso un sogno perché non ci sono strutture organizzate che possono permettere loro l’assistenza e la frequenza scolastica.
Insomma da dove iniziare? La disabilità è la condizione di quelle persone, sia bambini che adulti, che hanno menomazioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali permanenti cioè per sempre. Noi della redazione, ci siamo fatti un po’ di domande sull’argomento e pensiamo che in Italia esistono ancora troppi limiti che si chiamano “barriere architettoniche” e che non aiutano le persone con disabilità.
Bisognerebbe accelerare i tempi di abbattimento di queste barriere, perché chi è disabile non può aspettare. Soprattutto è importante ricordare: