Con la legge n°211 dell’anno 2000 la Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 Gennaio “GIORNO DELLA MEMORIA”, in questa data vennero abbattuti i cancelli di Auschwitz, al fine di ricordare il triste sterminio del popolo ebraico. A tutti noi spetta il compito di riflettere e di scegliere se ricordare o dimenticare casi di bambini, giovani, adulti e anziani perseguitati dal regime. Le riflessioni e le scelte vanno condotte sulla scorta degli insegnamenti tragici del passato, che devono alimentare la memoria, affinché le migliaia di vittime innocenti non vengano dimenticate e ci aiuteranno a non commettere mai più le stesse barbarie.
Quando diciamo “Ricordiamo le vittime della Shoah “, ricordiamo 4 milioni di ebrei: molte di queste vittime costituite da intere famiglie.
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“Ricordiamo” gli anziani costretti ai lavori forzati pur non avendo le forze.
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“Ricordiamo” i morti per malnutrizione.
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“Ricordiamo” i morti nelle camere a gas.
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“Ricordiamo” il coraggio di chi ha dato la vita per salvarne altre.
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“Ricordiamo” i bambini sopravvissuti, cresciuti vedendo queste atrocità.
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“Ricordiamo” di non dimenticare i corpi scheletrici che nei campi di concentramento camminavano come automi.
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“Ricordiamo” che gli uomini e le donne quando si amano posso unirsi in matrimonio e vivere nell’amore.
La memoria è un dovere, un dovere verso chi è stato vittima di un progetto disumano: lo sterminio, verso una civiltà che si è tentata di cancellare. La memoria è un dovere verso coloro i quali hanno visto giovani generazioni sparire nel nulla!
Ci auguriamo che nessuno nella vita non diventi invisibile.
Classe 3M Chiara Cherubino Martina Rizzuti Ludovica Musacco Sara Carlina