Del Prete Carmela classe 5^D.
Il 27 Gennaio, non è una data casuale, ma ricorre la “Giornata della Memoria”, ricorrenza Internazionale. È una giornata celebrata in commemorazione delle vittime del Nazismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. Perché non casuale? Perché proprio il 27 Gennaio? Perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di Auschwitz.
In classe la nostra maestra ci ha chiesto se sapessimo qualcosa sulla “Giornata Della Memoria” e se negli anni passati avessimo trattato l’argomento.
Noi alunni le abbiamo raccontato di aver conosciuto, attraverso video e racconti, le vicende vissute dalla Senatrice Liliana Segre che, nata in una famiglia di discendenza ebraica, ebbe la consapevolezza del suo essere ebrea attraverso il dramma delle leggi razziali del 1938, in seguito alle quali venne espulsa dalla scuola che frequentava.
Abbiamo riferito anche di aver ascoltato la lettura del libro di Lorenza Farina “Il Volo di Sara”; il tema del libro è l’incontro tra una bambina e un pettirosso in un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Il pettirosso deciderà di portare con sé questa nuova amica (Sara) perché la Shoah è una cosa troppo crudele per una bambina…
Infine, la triste storia di Anna Franck, giovane ebrea tedesca, divenuta simbolo della Shoah per il suo Diario, scritto nel periodo in cui lei e la sua famiglia si nascondevano dai nazisti, e per la sua tragica morte nel campo di concentramento di Bergen-Belsen.
Con la maestra abbiamo riflettuto anche quest’anno sulla “Giornata della Memoria”, sull’importanza soprattutto delle testimoniane e del passaggio di testimone della MEMORIA tra generazioni. Abbiamo ascoltato la testimonianza di un altro sopravvissuto, Franco Schonheit che, con il padre Carlo e la madre Gina Finzi, furono vittime delle leggi razziali mussoliniane del 1938. Prima furono rinchiusi nel campo italiano di Fossoli, poi trasferiti a Buchewald (Franco e il padre) e a Ravesburck la madre. Dopo la liberazione ritornarono tutti e tre miracolosamente a Ferrara. Furono tre dei cinque ebrei ferraresi ritornati dai campi. Carlo ha dedicato la sua vita a trasmettere la Memoria di ciò che è stato attraverso le sue testimonianze.
Abbiamo in questo modo approfondito le conoscenze sul dramma della Shoah e sulle sue conseguenze che ci portano a confrontarci con alcune parole ricorrenti: impensabile, incomprensibile, MAI Più! È successo una volta. Non sarebbe dovuto succedere, ma è successo”. Ecco perché l’educazione sull’Olocausto è fondamentale. Questa ASSOLUTA atrocità della Shoah ci ha portati comunque a rivedere il perché ancora ci sia male nel mondo, che l’olocausto purtroppo è ancora presente sotto i nostri occhi con le attuali guerre nel mondo.
Abbiamo riflettuto sul grande valore della Nostra Costituzione, soprattutto sull’Art.3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Infine, abbiamo concluso con il commento alla poesia di Giuseppe Bordi “27 Gennaio” dove, in una delle sue strofe, si racchiude il vero senso della poesia: “Racconterò ad ogni bambino, che è padrone del suo Destino, che non ci sono razze speciali, che tutti gli uomini sono uguali”. La farfalla gialla della poesia è simbolo di libertà, un valore inestimabile e che noi bambini di oggi siamo veramente fortunati ad avere.