di Francesco Scoglietti – Quest’anno la città di Foggia è stata teatro di una delle più grandi manifestazioni contro la mafia, che può essere annoverata tra gli eventi più significativi della storia della città.
La data del 21 marzo ha ottenuto, quest’anno, un nome, anzi più nomi, quelli delle vittime della mafia, citandoli tutti, uno per volta, nella straordinaria manifestazione che ha avuto luogo in piazza Cavour a seguito del corteo che ha percorso le principali strade della città.
Partecipanti indiscusse sono state le scuole che da tutta Italia hanno garantito la loro presenza, anche se con ristrette rappresentanze che hanno reso ugualmente la manifestazione un evento di proporzioni straordinarie.
Le scuole foggiane hanno preso parte all’evento con striscioni e palloncini che riportavano i nomi e i volti delle vittime della mafia. Esemplare anche l’enorme bandiera della pace che spiccava tra le numerosissime bandiere colorate di libera. Alcuni ragazzi portavano con se rami di ulivo oltre alle bandiere, sempre per manifestare la pace. La pioggia e il forte vento non hanno comunque fermato la marcia, inarrestabile durante quelle ore ed espressione di un impegno che non era solo civile, ma anche morale.
Le principali autorità, nazionali e locali hanno preso parte alla giornata organizzata da Libera nel capoluogo Dauno per dare un senso più che mai civile ai tanti momenti. Infatti tutti gli uomini politici accorsi alla manifestazione non erano lì presenti in veste politica, ma civile, erano espressione e rappresentanza della volontà popolare di ricordare chi ha lottato, diventando quasi un martire, morto per non assecondare la criminalità organizzata.
Una causa nobile, dunque, la stessa che da anni guida migliaia di movimenti in tutto il mondo.
Fortunatamente, questi aspetti negativi, dovuti probabilmente a ignoranza o disinteresse per un atto dalla grande importanza sociale, non hanno intaccato la purezza e la forza di questo giorno che ha fatto la storia.