//20 marzo 2020 – Caro diario…

20 marzo 2020 – Caro diario…

di | 2020-05-20T21:05:35+02:00 20-5-2020 21:05|Alboscuole|0 Commenti
Caro diario, oggi ho ascoltato per la prima volta un brano scritto nel 1999 dal cantautore Roberto Vecchioni, dal titolo “Sogna, ragazzo sogna”. Chiamarlo brano forse è un po’ riduttivo, questo testo è una vera e propria lezione di vita, una meravigliosa poesia, tra l’altro perfettamente in accordo con la seconda professione dell’artista, quella di insegnante in vari licei. “Sogna, ragazzo sogna” rappresenta un inno alla vita: è uno stimolo, una spinta, un incitamento alle giovani generazioni affinché non si lascino sopraffare dalle difficoltà e continuino sempre a sognare e a credere nelle proprie possibilità. La canzone contiene versi molto profondi e affronta temi importanti come quello della visione del futuro da parte di noi ragazzi. E tu, caro diario, che definizione daresti alla parola “sognare” quando questa viene pronunciata da un ragazzo della mia età? Sognare, per me significa immaginare e definire quello che vorrei per il mio futuro. Vecchioni spiega bene nei suoi versi come spesso ci siano delle persone che vogliono mortificare ed ostacolare le iniziative di noi ragazzi, persone che vogliono spegnere la nostra esuberanza e i nostri sogni trasmettendoci paure. Il suo consiglio è quello di non ascoltarli, di non cambiare le proprie idee, di essere sempre protagonisti della nostra vita. Capita spesso di sentire dai grandi la frase “lascia perdere, non fa per te, tanto non ce la farai mai”; è proprio di fronte a queste parole che dobbiamo acquistare più forza e lottare fino a quando non raggiungiamo i nostri obiettivi e comunque, anche se non ce la faremo, perlomeno potremo dire di averci provato. Capiterà che i nostri sogni saranno messi a dura prova: non lasciamo che i nostri sogni debbano combattere da soli contro un mondo sordo e cieco sempre più pronto a spegnare ogni speranza. Tra l’altro il treno dei nostri sogni potrebbe passare una sola volta nella vita e noi dobbiamo essere pronti a salire e a guidarlo verso le nostre mete. Non lasciamolo fermo in stazione, non facciamo in modo che diventi un oggetto da museo.  Può capitare un fallimento, un passo falso, una caduta durante questo nostro ostinato inseguimento dei sogni e potrebbe esserci qualcuno pronto a deriderci: è qui che verrà fuori il nostro carattere che ci farà sorvolare, rialzare e proseguire la nostra corsa più forti di prima. I momenti difficili che incontreremo lungo la realizzazione dei nostri sogni saranno passeggeri, anche perché, come dice Vecchioni, dopo una notte c’è sempre un’alba, un nuovo giorno (questo è il mio motto di vita, concordi?). La forza dei sogni attraversa i muri, che rappresentano gli ostacoli della vita e noi dovremmo essere capaci di oltrepassare quei muri, di abbatterli pur di raggiungere i sogni. Nessun destino dovrà scalfire la nostra volontà e distrarci da quello che è il nostro sogno, che è molto più di un desiderio, che è molto più di una fantasia. Ascoltando il brano siamo invitati a guardare dentro di noi e a risvegliare quella forza per abbattere le difficoltà. Penso che, lì dove non ci sia un percorso ben definito, diventi più complicato raggiungere la meta, per cui la strada dei sognatori è forse la strada più difficile di tutte, perché chi sogna immagina un mondo nuovo, diverso, migliore, e sappiamo bene quanto questo possa fare paura, non sei d’accordo con me? Vecchioni conclude con le parole d’attesa di una poesia incompiuta in cui manca un solo verso, che siamo noi a dover scrivere e completare, quasi fosse un passaggio di consegne: gli adulti ci lasciano da completare la poesia della nostra vita attraverso la libertà e l’autonomia delle nostre scelte, orientate dalla luce dei nostri sogni. È qui che avremo bisogno di fantasia, quando arriverà il momento di scrivere la nostra poesia, quando ci accorgeremo di avere tra le mani un foglio bianco sul quale possiamo scrivere ciò che vogliamo e progettare il nostro futuro. Penso che una canzone sia il modo migliore per esprimere delle emozioni e farle arrivare a chi l’ascolta. Questa canzone mi ha insegnato che è importante non smettere mai di sognare e, di questi tempi, sognare sembra l’unica arma rimastaci: sognare che presto questa situazione che oggi stiamo vivendo, in cui un’ infezione ha messo in ginocchio l’intero pianeta facendo emergere le debolezze di ogni singolo Stato e di ogni singolo individuo, impotente di fronte ad una emergenza che non possiamo controllare, che ci ha tolto delle persone care, ci ha privato delle nostre abitudini, della nostra quotidianità, del nostro essere liberi di vivere una vita normale, possa finire presto. E’ un momento in cui si chiede la collaborazione di tutti e noi, nel nostro piccolo, stiamo rispondendo attenendoci a quelle che sono le indicazioni che ci danno. Ora come non mai abbiamo più tempo per riflettere su quelle che sono le vere priorità della vita, che fino a poco tempo fa potevano essere percepite come cose futili e scontate: la famiglia, l’amicizia, la libertà di vivere la nostra età. Questa brutta situazione formerà in meglio il nostro carattere e sicuramente ne usciremo più maturi, così come più concreti saranno i sogni che vorremo realizzare. A presto caro diario, spero di scriverti quanto prima che hanno individuato un farmaco e un vaccino che curi la COVID-19, così saremo tutti liberi di correre in qualsiasi direzione. Laura Laterza  classe III E