CRISTIAN TRENTADUE
Chi sono quelle donne, quei bambini, quegli uomini e quei ragazzi che arrivano in Italia a bordo di navi e gommoni? Loro si chiamano immigrati e il giorno 17 Maggio sono venuti nella mia scuola e nella mia classe. Cinque ragazzi hanno raccontato la loro storia e hanno risposto alle nostre domande. Mi ha colpito la storia di un ragazzo di 33 anni e quella di un ragazzo di nome Muhammad Ali; il ragazzo di 33 anni proviene dalla Costa d’Avorio e ha lasciato lì i suoi sei fratelli e le sue quattro sorelle con la speranza un giorno di ritornarci. Muhammad Ali proviene dal Pakistan e anche lui ha lasciato la sua famiglia che lo ha aiutato a racimolare € 4.000 che gli sono serviti per pagare il viaggio dal Pakistan alla Libia fino ad arrivare in barca in Italia. Lui è diplomato e il suo più grande sogno è andare in Inghilterra, ma per adesso con gli altri ragazzi vive a Castellaneta e fa un corso di alfabetizzazione per imparare la nostra lingua. L’ incontro con questi ragazzi mi ha fatto riflettere su quanto noi siamo fortunati rispetto a chi non ha da mangiare, che vive nella guerra, che muore su un barcone o annegato e che quando viene nel nostro Paese è guardato male o addirittura come un criminale perché è straniero. Noi tutti siamo persone e noi tutti dobbiamo essere umani.