di Assunta La Riccia – 11 Novembre del 1999, alle ore 3:12, c’è stato un gravissimo disastro a Foggia. L’edificio crollato comprendeva 26 appartamenti, costruito poco meno di 30 anni prima. Nell’edificio ricordiamo che vivevano 71 persone, però ne sono rimaste vittime 67 persone che sono: Lombardi Michele, De Paolis Norina, Guidone Aldo, Andreano Luisa, Zezza Domenico, Zezza Luigi, Bruno Maria Antonietta, Delli Carri Raffaele, Delli Carri Antonio, Taronna Michele, Taronna Marianna, Zichella Addolorata, Alessandrino Angela, Alessandrino Lorenzo, Tirella Addolorata, Colecchia Concetta, Ferri Matteo, Trotta Mattia, Casarella Rocco, Siena Francesca, de Cosimo Palmina, Del Grande Raffaele, Caldarulo Antonio, Caldarulo Daniela, Caldarulo Anna Milena, Di Iorio Maria, Grotta Assunta Antonietta, Scopece Michele, Curcetti Michelina, Gramazio Giuseppe, Gramazio Pasquale, Gramazio Alfredo, Pedone Savino, Pedone Pasquale, Pedone Roberto Matteo, Romito Maria, Capitaneo Fernando, Capitaneo Francesco, Capitaneo Valentina, Criscio Maria Assunta, Cesareo Margherita, Pompa Leonardo, Pompa Giovanni, Pompa Maria, d’Angelo Valentina, d’Angelo Paolo, d’Angelo Maria Giovanna, Sponsillo Maria Rosaria, Ricucci Matteo, Ricucci Marilina, Ricucci Michele, Ricucci Antonio, Scarano Pasqua, D’Agnone Antonio, D’Agnone Piersilvio, D’Agnone Daniele, Ungaro Lucia, Urbano Aldo Altomare, Urbano Savino, Urbano Giovina, Ferri Maria, Padalino Sabrina, Padalino Luciana, Padalino Felice Dario, D’Amico Nina, Iammarino Walter Sigfrido e Iammarino Enzo. Lo stabile subì un cedimento strutturale e implose dando pochissime avvisaglie. L’intero crollo venne registrato dai sismografi dell’Istituto Specala Negri, che durò 19 secondi precisi. Secondo alcune testimonianze di alcuni soccorritori, circa 80 persone potevano essere sepolte sotto le macerie dello stabile. Durante i primi soccorsi furono salvate nove persone, la maggior pare dei quali abitavano nei piani alti. A causa della sicura presenza delle persone non si potevano utilizzare le scavatrici. Intervennero i Vigili del Fuoco, i volontari e i cittadini di Foggia che lavorarono tutta la notte a rimuovere le macerie, con i cani da ricerca e i geofoni. Negli scantinati dello stabile scoppio un incendio, dovuto alla presenza di materassi. Il fumo ricopri l’intera area, ostacolandone le operazioni di ricerca e provocando la morte di alcune persone che potevano essere sopravvissute al crollo. Su alcune vittime ha confermato l’autopsia la morte per asfissia entro i primi due minuti, a causa delle combinazioni tra fumo e polvere. Ricordiamo che l’ultimo sopravvissuto fu il giovane Guerino Alessandrino di 25 anni, fu estratto dalle macerie circa quindici ore dopo il crollo e fu considerato “miracolato”. Due giorni dopo furono celebrati i funerali solenni nel padiglione 71 della Fiera di Foggia, dove le salme erano state poste. Quest’anno il crollo compie 19 anni. Come ogni anno l’Associazione Parenti delle Vittime programma degli eventi di ricordo riguardanti il crollo. Il 10 Novembre ci sarà “Pedalare per non Dimenticare” alle ore 16:30 si parte da Piazzale Vittorio Veneto e si raggiungerà il “Giardino della Memoria” e alle 18:00 ,( dopo la deposizione della Corana da parte delle autorità civili e militari ), momento di preghiera e riflessione, presso il ” Giardino della Memoria “, in Viale Giotto, in memoria delle vittime. Poi l’11 Novembre alle 18:30 alla Chiesa Sacro Cuore, Santa Messa in suffragio per le 67 vittime e infine il 15 Novembre alle ore 20:30 alla FIGC Foggia, in via Giulia De Petra, il Foggia Calcio ricorderà le vittime con una partita. Ringrazio il Sottosopra che mi ha dato l’opportunità di scrivere questo articolo, a me particolarmente caro perché lì ho perso i miei nonni che porterò sempre nel mio cuore. Ciao Nonno e Ciao Nonna.